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Visualizzazione dei post da novembre, 2007

Il velo dipinto

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Siamo così usi, nelle ultime settimane, a sentir parlare di derivati da parte di chiunque che risulta quasi impossibile sfuggire a una sorta di rassegnazione: il prezzo da pagare per aver lasciato scorrazzare gli istituti di credito nei corridoi della finanza locale. Fosse tutto così semplice, però, risolveremmo il problema chiudendo occhi e orecchie, sfuggendo definitivamente alla ripetitività di un dibattito in realtà mai decollato. Non è mai troppo tardi, invece, per riaprire i sensi a qualche idea espressa con chiarezza e con l'autorevolezza dell'economista di fama. Mi riferisco al breve saggio (non vedo co me meglio definirlo) dedicato sullo Struzzo giallo di oggi all'argomento a firma di Mario Sarcinelli. Quest'ultimo, ex direttore generale del Tesoro e attualmente presidente di Dexia Crediop, banca d’affari leader in Italia per la finanza pubblica e il project financing , prende la confezione regalo dei derivati e la scarta del suo involucro luccicante per mostra...

La legge del taglione

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Con una fetta della manovra 2008 definitivamente sfornata, è possibile fare un punto della situazione finalmente fermo sui suoi aspetti più salienti. A cominciare dalla questione Fondo credito. A dispetto delle allucinazioni dello Struzzo giallo, l’adesione alle prestazioni INPDAP finanziate con lo 0,35% dello stipendio è già automatica per chi è già alle dipendenze dell’ente. Tutti gli altri dovranno esprimersi in modo esplicito e chiedere di subire d’ora in avanti la ritenuta mensile ( Art. 3-bis ). I comuni virtuosi che intendono estinguere quote di mutuo utilizzando avanzi di amministrazione non altrimenti destinati e che devono, per ciò, sborsare penali e/o indennizzi agli istituti di credito (compresa la Cassa DD.PP. Spa), possono usufruire della minestra straordinaria valevole 90 milioni di euro in tre anni. Chi intendesse usufruirne, però, dovrà riscaldarla al micro-onde, perché all’appello manca il decreto ministeriale di prammatica che ne deve oliare il meccanismo ( Art. 11 )...

Luce in fondo al tunnel

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Se il buongiorno si vede dal mattino, alla sezione di controllo della Corte dei conti dovranno dare un’iniezione di ricostituente, prima che inizi il nuovo anno. Non mi riferisco solamente alla pletora di comunicazioni che inonderanno le sedi regionali per effetto delle disposizioni di una Finanziaria mai così esplicita nel coinvolgere la Corte nell’applicazione dei suoi dispositivi. Tra regolamenti da vagliare per esprimere pareri, relazioni da analizzare, e via archiviando, si preannuncia per la magistratura contabile un primo semestre infuocato. Ma c’è dell’altro. Rileggendo lo Struzzo giallo di venerdì scorso, infatti, mi sono accorto della notizia dedicata a un recente parere della sezione campana che tenta di arginare per tempo quello che potrebbe trasformarsi in un diluvio. Un consigliere appartenente ai gruppi di minoranza di un ente locale aveva vivacemente contestato, ritenendole insufficienti, le spiegazioni che il responsabile del servizio finanziario gli aveva fornito sul ...

La spada nel cuore

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Sono cento pagine tonde tonde, e non troppo fitte. Un romanzo breve, una novella lunga. E' il testo degli emendamenti che ANCI propone alla Camera dei deputati per rimescolare le carte della Finanziaria 2008 prima che sia troppo tardi. E il protagonismo non difetta proprio alla potente associazione di Domenici, poiché, se introdotte tutte, le modifiche richieste trasformerebbero la manovra in un provvedimento quasi ad esclusivo uso e consumo degli enti locali. E certo il bulimico proliferare di norme, verificabile in generale, fa nascere nei soggetti istituzionali più scaltri la tentazione di giocare le proprie carte fino in fondo. Se su cento proposte, ne saranno accolte venti, il risultato finale sarà comunque positivo, a dispetto delle prospettive iniziali. E nel ricchissimo documento c'è materiale per intere giornate di discussione. Per rimanere in un ambito leggero, andrei a dare un'occhiata a come ANCI vorrebbe fosse modificata la norma che prevede di inviare alla Cor...

Cornuti

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Obiettivi condivisibili, mezzi discutibili, risultati antitetici. Questa successione logica non è infrequente in una produzione legislativa come la nostra, affollata di tali e tanti provvedimenti che è nata una commissione 'ad hoc' per studiarne lo sfoltimento. E quale arena è più adatta di una Finanziaria per duellare nuovamente tra razionalizzazione di costi e esigenze amministrative? Così, dopo essere passata da 92 articoli, numero già di suo esagerato per un provvedimento che ha preso la brutta abitudine di occuparsi di decine di argomenti differenti, anziché di ritoccare un corpo normativo stabile, la manovra 2008 ha già raggiunto la pantagruelica cifra di 154 articoli, moltiplicati evangelicamente da una tale sfilza di bis, ter e quater da costringere i manovali della Camera a rinumerare l'intero provvedimento, prima di discuterne gli esiti conclusivi. Tra i pochi immutati articoli ce n'è uno che parrebbe avere minimo impatto sulla struttura finanziaria dei nostri...

Elusione fiscale

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Vuoi vedere che, dopo le scaramucce delle scorse settimane, qualcuno ha fiutato l’affarone della nuova detrazione ICI? Sullo Struzzo giallo di oggi appare un pezzo che, simulando l’applicazione dell’imposta, paventa per lo Stato un esborso imprevisto già dal prossimo anno. Il meccanismo non è complicato, anzi. E’ valido innanzitutto solamente per gli enti che nel 2007 hanno concesso ai propri contribuenti una detrazione per abitazione principale superiore al minimo di legge (quei 103,29 euro, mandati a memoria in luogo delle vecchie 200.000 lire). Questi comuni, insomma, riducendo la detrazione prima generosamente concessa, riportandola, al limite, al tetto minimo obbligatorio, scaricherebbero sullo Stato la differenza di imposta, aumentando anziché diminuendo il gettito complessivo (che comprende anche il trasferimento sostitutivo erariale). Certo non si tratta di una situazione generalizzabile. Peraltro un esempio potrebbe chiarire meglio la questione. Prendiamo un’abitazione di cate...

L'ospite d'onore

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Nel lustro abbondante durante il quale ha ricoperto il ruolo di presidente della Corte dei conti, Francesco Staderini ha, di fatto, ridisegnato le competenze della magistratura contabile, dietro la spinta normativa che nel breve volgere di qualche anno ne ha, per fortuna, sancito ufficialmente la funzione di organo di collaborazione e controllo per le autonomie locali. A distanza di pochi (troppi) anni dalla soppressione degli organi regionali di controllo, il vuoto anarchico che si è creato nelle procedure verificatorie della legittimità dell’azione amministrativa di comuni e province stava producendo (e per certi versi, continua tuttora a produrre) un cumulo di non buone pratiche ben lontane dall’ortodossia e sempre più difficili da correggere e ripristinare lungo direttrici accettabili, meglio, lecite. L’azione della Corte (soprattutto attraverso le linee guida su preventivi e rendiconti interamente a carico dei revisori contabili) contribuisce a tappare la falla dalla quale, però, ...

La furia di Chen

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Certi titoli fanno sobbalzare più del caffè bollente. Uno apre il giornale (certo, forse la mattina è meglio scegliere accuratamente quale sfogliare per primo) e lì, sfacciatamente, si confronta con la nuova realtà: " L'iscrizione all'INPDAP di pensionati e dipendenti pubblici diventa (letterale) facoltativa. " A dire il vero, il vento gelido che si porta via le pensioni soffia da un pezzo anche da queste parti. Nessuno però si aspettava che avesse già prodotto il primo perverso effetto: eliminare la ritenuta sullo stipendio, forse il primo tentativo di autogestione previdenziale di massa. E infatti, non ci ha creduto nessuno. Anche perché la notizia è un'altra: ciò che realmente diventa facoltativo, già da questo mese, è il prelievo dello 0,35% a carico del lavoratore per finanziare le prestazioni creditizie degli iscritti INPDAP. Il che comporta che, per i soli nuovi assunti, è necessario produrre una comunicazione nella quale si aderisce in modo esplicito a qu...

Effetti collaterali

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Non aveva fretta, il Consiglio di Stato. Tanto è vero che la bozza del decreto ministeriale per regolare il blocco dei pagamenti ai contribuenti morosi verso l'erario gli era stata sottoposta, per l'espressione di un doveroso parere, nel lontano mese di luglio. Addirittura prima delle due fatidiche circolari che lo stesso Ministero aveva partorito suscitando (insieme ad altri documenti altrettanto sconcertanti) quel putiferio che ben ricordate. Ora che, con profetica calma, il parere è stato rilasciato, emergono alcuni elementi di fondo che fanno ripensare all'intera questione come alla tipica parabola nazionale del 'tanto rumore per nulla'. Osservo, ad esempio, che la procedura pensata dal dicastero economico per organizzare il passaggio delle informazioni a Equitalia è di una linearità cristallina. Il "soggetto pubblico" (secondo la definizione dell'art. 1) che deve effettuare il pagamento superiore a 10.000 euro inoltra preventivamente alla stessa E...

Meredith

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L'autonomia degli enti locali non è un dogma. Non lo è stato fino all'altro ieri, quando, prima dell'approvazione della seminale legge 142/1990, l'espressione ' autonomie locali ' era relegata nelle riviste semiclandestine di qualche avanguardia dottrinale, speranzosa di trovare udienza, infine, un giorno, presso il legislatore. Non lo è oggi, purtroppo, benché la bocca degli esperti si riempia regolarmente di buoni propositi e di principi apparentemente intoccabili. I cattivi esempi di questo schizofrenico balletto sono quotidiani e sempre allarmanti. Ha voglia la Corte costituzionale a mettere qui e là pezze per coprire il tessuto liso della discrezionalità amministrativa. Ci pensa sempre un provvedimento normativo a rimettere al loro posto velleità e rivendicazioni che nascono dal basso non per spirito anarchico ma per legittime disposizioni vigenti. Eppure. Quando viene il momento di tirare il freno, chi le leggi le approva non perde neppure un minuto. La pr...

Dall'alba al tramonto

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Nell'ampia e articolata discussione sulla lenzuolata che la prossima Finanziaria stenderà sopra la gestione del personale, fa capolino un'altra norma appartenente al filone inesauribile dei 'fondi di barile'. Quest'ultimo, raschiato senza pause per racimolare i poveri resti dei fasti d'un tempo, può ormai restituire ben poco. Eppure, contando sul fatto che, arrivati al punto più basso, si può sempre scavare, il legislatore ha ritenuto che ci poteva stare, quest'anno, un'ulteriore riduzione dei compensi per lavoro straordinario. Siamo tutti consapevoli che le somme stanziate ad inizio esercizio si sono ormai attestate ad un livello, diciamo così, di sopravvivenza. Effettuare lavoro fuori dall'orario di servizio, rappresenta un evento la cui eccezionalità è paragonabile al mantenimento della scadenza per il bilancio di previsione. Dal 1° gennaio, invece, la borsa dovrà stringere ancor di più i cordoni e i nuovi contratti integrativi decentrati certific...

Equilibristi in Parlamento

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La professione circense, nobile e antica tradizione italiana, diffusa e tramandata di padre in figlio da generazioni ormai, non corre il rischio di estinguersi. Se non altro, non verranno mai a mancare ottimi atleti-artisti, abilissimi nel traghettare il proprio peso da un'estremità all'altra di fili sospesi a qualche metro d'altezza. Un vivaio inesauribile siede in Parlamento e non fa nulla per mantenere l'anonimato. Così, quando si tratta di giustificare il perché della stretta sul lavoro flessibile introdotta nella Finanziaria 2008 (valevole anche per gli enti locali), la tiritera è sempre la stessa, invariabile e senza fantasia: dovete spendere meno per il personale. L'aurea regoletta ha valicato da troppo tempo i confini del sostenibile. Quanti comuni hanno infatti dovuto letteralmente tirare la cinghia perché impossibilitati ad assumere benché finanziariamente sani, causa rispetto del Patto? E quanti, nelle identiche condizioni economiche ma di dimensioni rido...

L'urlo della foresta

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Ora è tutto chiaro. Fiumi di inchiostro (beh, per ora, solo qualche rio, lo ammetto), grandi proclami di novità (che non mancano mai) e tanta fuffa per spiegarci che, entro un periodo massimo di tre anni dall'entrata in vigore del provvedimento ad hoc, in tutti gli enti locali d'Italia farà il suo debutto la contabilità ambientale. Fin dall'inizio, appena letto il testo del disegno di legge che, dopo modifiche e ripensamenti su questioni specifiche e, come vedremo, cruciali, è stato battezzato dalla Conferenza Stato-Regioni, alzi la mano chi non si era fatto una grassa risata (dopo aver balbettato irriferibili improperi a chiunque avesse avuto la balzana idea originaria). E difatti, il primo punto all'ordine del giorno di ipotetici stati generali dei ragionieri dei comuni avrebbe dovuto essere: richiesta di chiarimenti ai Ministeri competenti sull'opportunità di aggiungere alla messe di adempimenti già in vigore un ulteriore massiccio mattone. Eh sì, perché se ci av...

E i cocci sono nostri

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Quando la Finanziaria è ancora giovane, quando non sappiamo ancora con esattezza se tutto quello che ci è dato leggere rappresenterà la versione finale della legge, il divertimento più grande è rappresentato dalla scoperta di nuovi commi, di piccole significative disposizioni che offrono, più di altre eclatanti, il vero spirito del tempo che il legislatore vuole lasciare. In quella miniera di novità che è l´attuale (e per attuale intendo ore 8 post-meridiane di mercoledì 14 novembre, già a conoscenza dello slittamento del voto filnale al Senato, previsto ora per venerdì 16) testo dell´articolo 91, spicca per incisività del tutto informale il comma che indica come nulli i contratti di assicurazione stipulati dall´ente locale nei confronti di propri amministratori per coprire i danni derivanti allo Stato e ad altri enti pubblici nonché quelli che coprono le situazioni di illeciti che configurano una responsabilità di tipo contabile. Si tratta di un inevitabile, forse tardivo, memento di ...

Dopo il diluvio

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La più recente novità dal Paese dei balocchi fa più ridere di un'ottima barzelletta. Sotto l'egida di Anci, il vice ministro dell'Economia e delle Finanze è passato da Brescia la scorsa settimana (l'occasione: la conferenza dedicata alle autonomie locali e alla Finanziaria prossima ventura) e, forse per non deludere le aspettative di un uditorio assetato di concessioni, forse perché davvero deluso dagli sviluppi in Parlamento, ha buttato lì, con nonchalance la seguente affermazione: " È del tutto stravagante togliere ai Comuni quote di fiscalità immobiliare, che in tutto il mondo è la principale fonte di finanziamento degli enti locali, soprattutto ora che stiamo decentrando il Catasto. " Il riferimento, ovviamente, era alla nuova detrazione sull'ICI relativa all'abitazione principale, a carico dello Stato, salvo rimborso. Con questo ardito sistema premiante, i proprietari della casa di abitazione potranno aggiungere alla detrazione approvata dal risp...

I cavalieri dalle lunghe ombre

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Hanno piazzato una bomba nell'ultima (in ordine di tempo, dico) versione del disegno di legge Finanziaria per il 2008. Si chiama articolo 91 e ha la forza dirompente del passato che ritorna. E del futuro che incombe, ferino. Parte con un comma quasi divertente e irriverente: nessuna amministrazione pubblica può osare sborsare per qualsiasi prestazione lavorativa in suo favore (dipendenti o no) una somma superiore allo stipendio del primo magistrato di Cassazione. No, dico, parliamo di quindicimila euro mensili. E chi lo dice adesso ai dipendenti... Ma questa trovata era già stata proposta in prima battuta dal Governo. Poi, al Senato, qualcuno è stato colto dai rimorsi e si è studiato il capolavoro che segue. Da gennaio, se a nessuno verrà in mente di ridimensionare l'esplosione, per poter attribuire a chiunque un incarico di " studio o di ricerca, ovvero di consulenze " sarà necessario costruire un percorso più tortuoso di un ottovolante. Si parte con la convocazion...

Invasione di campo

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Anche il Lenzuolo rosa si compiace della sentenza della Cassazione che, bacchettando vigorosamente le mani dei ministeri, attribuisce alle interpretazioni di legge proposte con circolari e risoluzioni l'efficacia di un'opinione. La pronuncia della Corte riapre vecchie ferite e, senza alcuna remora, sceglie da che parte stare, avvertendo i destinatari della prassi che hanno le spalle coperte, perché persino il ministero non è vincolato alle cose che ha scritto, figuriamoci il cittadino oppure la magistratura. La soddisfazione giornalistica nascerebbe da una buona vecchia abitudine del Lenzuolo: avvertire preventivamente il lettore che è sempre più saggio dar retta alla legge che non alla pur autorevole posizione del dicastero competente. Dunque, via libera senza timori all'anticonformismo. La circolare non ci soddisfa? Non importa, facciamo altrimenti. Se non fosse che, nel caso in cui l'interpretazione ministeriale sia più restrittiva rispetto alla norma di legge, il co...

Gentlemen's agreement

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La vendetta del Ministero non si è fatta attendere. Non sono passati che pochi giorni dalla pubblica rivelazione della Corte di Cassazione che, sostanzialmente, derubrica le interpretazioni ministeriali a prese di posizione di una delle parti in causa, dunque non cogenti, non solo erga omnes, ma addirittura anche nei confronti di coloro i quali chiedono, ad esempio con un istanza di interpello, lumi ai funzionari. Evidentemente, la rovente precisazione giurisprudenziale ha immediatamente fatto scattare moti di orgoglio nelle stanze dell’Agenzia delle entrate. Ed è stata celermente predisposta una risoluzione, lunga e, a quanto pare, meditata, su un tema raramente preso in considerazione ma che qui viene sminuzzato come il pane secco e risolto con una sciabolata finale che fa parecchio male. Nella risoluzione n. 314 di lunedì scorso, si racconta di un’associazione tra comuni, regolata con il sistema della convenzione, alla quale gli enti partecipanti hanno devoluto lo svolgimento di una...

Trappola di cristallo

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Guardo sconsolato lo schermo del computer. Non che non me l’aspettassi, ma covavo segretamente la speranza che sarebbe accaduto qualcosa per scongiurare il pericolo. E invece... Il sito del Ministero dell’interno è il latore della poco lieta novella: l’ultima rata dei contributi erariali per il 2007 sconta l’intera riduzione per i maggiori introiti ICI sugli immobili che hanno perso le caratteristiche di ruralità, a seguito delle operazioni di aggiornamento catastale degli scorsi mesi. Si tratta dell’esito del D.L. n. 262/2006, che però mette in cantiere un’operazione del tutto virtuale, con conseguenze, al contrario assai concrete, a carico esclusivo dei comuni. Da un lato, infatti, non è affatto scaduto il termine assegnato ai titolari degli immobili interessati per la dichiarazione all’Agenzia del territorio nella quale si certifica la perdita della ruralità dell’edificio (c’è tempo fino al prossimo 30 novembre). Dall’altro, sulla base dei soli dati ministeriali e senza neppure atte...

Tara

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" Francamente, me ne infischio! " Con la spavalderia di un vecchio divo di Hollywood, la sterminata categoria degli amministratori pubblici fa quadrato e, come da copione, cancella dalla sceneggiatura della Finanziaria 2008 le battute scomode. Quelle che avevano fatto gridare al miracolo, alla rivoluzione copernicana, al salto di qualità. Appunto. Fino a qualche giorno fa sopravvivevano nel testo del disegno di legge proposto dal Governo disposizioni che avrebbero ridimensionato gli organi consiliari comunali e provinciali, riducendone i membri del 20% (ovviamente a partire dalla prima legislazione utile) secondo le fasce demografiche di appartenenza. In un soprassalto d'orgoglio bipartisan , oggi, al Senato che comincia la discussione sul testo emendato, di quel taglio non v'è più traccia. Intendiamoci, siamo gli ultimi a ritenere indispensabili queste misure per il risanamento delle finanze pubbliche. Troppo spesso invocati, tutti i provvedimenti di questa natura fi...

Dietro la lavagna

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Da una parte ci sono i Comuni, che applicano le norme di legge e tassano, come previsto da una normativa spietata ma inoppugnabile, le superfici degli istituti scolastici ai fini dei tributi sulla raccolta e sullo smaltimento dei rifiuti urbani. Dall'altra parte, appunto, ci sono gli organi dirigenti delle scuole pubbliche che, fino a un lustro fa, sono riusciti a schivare il balzello, grazie anche a opportune precisazioni ministeriali le quali, di fatto, ponevano sulle spalle degli enti locali l'onere di pagare le cartelle esattoriali. Si trattava, di fatto e di diritto, di una partita di giro anomala, essendo il comune obbligato a iscrivere a ruolo la scuola ed emettere la cartella esattoriale e, in un secondo momento, a pagarla a se stesso attraverso il concessionario: in realtà, quindi, accollandosi l'intera quota. Questo sistema di finanziamento, dal quale, come da tradizione, si chiamava immancabilmente fuori il Ministero competente (nelle sue molteplici denominazioni...

Un altro mondo è possibile

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Certi confronti possono sembrare faziosi, messi lì apposta per infastidire, provocare. Eppure, se letti con il giusto distacco, alla fine risultano inevitabili, addirittura salutari. E aprono un filone di discussione che può essere alimentato per settimane. Leggevo sul Lenzuolo rosa di qualche giorno fa un intervento sui controlli contabili nelle Regioni a statuto ordinario (quelle cioè per le quali vigono regole omogenee e che non possono permettersi legislazioni ad esclusivo vantaggio interno). Il pezzo, articolato e informato, si dilungava sull'anomalia rappresentata dalle Regioni nel sistema delle autonomie locali. Che la cosa sia nota ai più oppure no, vale la pena ricordare che in questi enti la revisione contabile è esercitata da collegi costituiti da membri dei rispettivi organi consiliari. Una sorta di autocontrollo istituzionale che, essendo viziato all'origine, non garantisce nessuno, controllato compreso. Questa situazione dall'aroma preistorico ricorda molto da...