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Visualizzazione dei post da febbraio, 2007

Home sweet home

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La favola del federalismo fiscale finalmente realizzato continua a esserci raccontata prima di andare a dormire, ogni sera. Non parliamo, ovviamente, di quello in salsa verde, che confonde il federalismo con il secessionismo e predica senza pudore la conservazione dei tributi incassati sul territorio (e chi non ne raccoglie a sufficienza, peggio per lui), producendo uno straniante effetto tipo 'socialismo in un solo paese', per chi ha ancora qualche ricordo di economia politica. Ci riferiamo invece alla versione riformista del federalismo fiscale. Quella che consegna alle autonomie locali le chiavi per gestire in modo indipendente dal centro la politica fiscale, all'interno di poche leggi-quadro che regolino i principi, lasciando agli enti la competenza di applicarli in concreto. Purtroppo, invece che agli happy ending alla Andersen, ci tocca assistere ad orrori come neppure i migliori Grimm avrebbero descritto meglio. Appare oggi su Repubblica il periodico, demagogico ann...

La pizza nel cassonetto

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La lettura del veloce libro di Luigi Furini ("Volevo solo vendere la pizza", date un'occhiata alle Buone letture, nella colonna di sinistra) è, per molti versi, educativa. La lotta impari tra un neo-imprenditore del commercio e la burocrazia ricorda precedenti di alta letteratura come Don Chisciotte alle prese con i mulini a vento. A parte un intermezzo sul versante privato che coinvolge il giornalista e, soprattutto, l'inquilino (sedicente dentista) di un appartamento da lui posseduto in una brutta storia di spaccio e degrado, al centro del racconto c'è un anno (o quasi) di soldi spesi per controlli, corsi, multe, ricorsi e chi più ne ha, più ne metta. La sensazione è indubbiamente quella di essere nel paese più kafkiano che esista. Facciamo due piccoli appunti all'intera vicenda. Il primo è inutilmente benaugurante. Di tutti gli uffici pubblici che il nostro si trova a frequentare per ottenere permessi e autorizzazioni varie, l'unico che (a parte le imma...

Patto di disonore

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Liberi tutti, allora. Di assumere, cioé, anche se non si è rispettato il patto di stabilità nel 2006. La sanzione più restrittiva e vincolante per gli enti locali pare destinata a scomparire, dopo che un emendamento lampo alla legge di conversione del decreto 'milleproroghe' la cancellerà destinandola ad un meritato oblio. Il testo del comma fatidico è il seguente: " 8-sexies. Per l’anno 2007 agli enti che non abbiano rispettato per l’anno 2006 le regole del patto di stabilità interno non si applicano le disposizioni previste dall’articolo 1, comma 561, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. " Peccato che sia troppo tardi. Peccato che gli enti si siano preoccupati in sede di programmazione (e quando, se no?) di gestire i propri servizi con il personale in quel momento in organico, senza quindi attingere alle eventuali disponibilità finanziarie. Così, a posteriori, la beffa suona ancora più atroce. Anche perché l'emendamento è giustificato esplicitamente proprio co...

Volo a bassa aliquota

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La polemica sull'applicazione dell'addizionale comunale all'IRPEF sta infittendosi, proprio a ridosso dell'approvazione dei bilanci di previsione. Stavolta però gli indirizzatari degli strali di esperti o dei giornalisti del settore sono tutti indirizzati verso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, reo di avere (inconsapevolmente?) fornito un'interpretazione estensiva della norma, assolutamente non autorizzata. Questo punto era già stato toccato da Altiero Grandi, sottosegretario, il quale aveva respinto la possibilità che i comuni potessero liberamente decidere di applicare l'aliquota stabilendo, ad esempio, scaglioni di reddito oppure esenzioni particolari. Sembrava cioè che il Ministero di fronte all'impennata di fantasia di alcune amministrazioni locali avesse preso una definitiva posizione sulle modalità inderogabili di applicazione dell'addizionale. Pare, invece, che i sottosegretari siano anche sottovalutati e da autorevoli pulpiti sono ...

Tolleranza zero

A proposito del trasferimento di funzioni, quelle catastali intendo, di cui si parlava ieri . Ho consultato il dettaglio dei contributi erariali previsti per il 2007 del Comune dove lavoro (circa 4.500 abitanti). La voce corrispondente alla erogazione di parte corrente per funzioni trasferite ex D.Lgs. n. 112/1998 (compreso il catasto, dunque) ammonta alla stratosferica cifra di € 1.598,10. Se poi si scende nel dettaglio, si scopre che neppure un centesimo della ricca prebenda è relativo alle funzioni catastali. Proprio un'operazione a costo zero per l'erario...

Le particelle elementari

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Cosa accadrà realmente il prossimo 1° novembre? Sarà davvero improrogabile il passaggio delle funzioni catastali in capo ai comuni? Ipotizziamo di sì. Diamo fiducia, stavolta, all'inchiostro della Gazzetta Ufficiale. Non sfugge a nessuno che quella data rappresenta, se rispettata, una vera e propria rivoluzione. Non si tratta di un trasferimento di funzioni ordinario, dalla portata secondaria. Come quelli, cioè, risolvibili con qualche trasferimento erariale aggiuntivo che finanzi le nuove competenze, ma che non compromettono gli equilibri finanziari degli enti (e neppure quelli organizzativi). Qui, basta pensarci per pochi secondi, si affidano agli uffici tecnici compiti di gestione, organizzazione e aggiornamento di dati assolutamente inusitati. Benché sia possibile, infatti, trovare una soluzione in convenzione tra più enti, e ridurne l'impatto, la questione è decisamente più complessa. Innanzitutto, c'è il problema degli spazi. La quantità di pratiche cartacee che inond...

La fiducia è una cosa seria

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Il dodecalogo con il quale il presidente del consiglio uscente/rientrante si è presentato ai suoi fedeli alleati dovrebbe costituire una sorta di programma minimo per continuare a governare il Paese. Non è ancora dato sapere se il Presidente della Repubblica accetterà questa soluzione o ne proporrà un'altra: le ipotesi non si esauriscono in due o tre alternative. Una cosa è però certa. Nessuno dei dodici punti affronta uno qualsiasi degli innumerevoli temi posti dalla finanza locale in questi mesi. Se si esclude, infatti, il punto 7 (immediata riduzione significativa della spesa pubblica e dei costi della politica), nell'agenda del secondo Prodi non si trova spazio per le autonomie e anche il contenimento delle spese ripete stancamente il solito refrain : se è rivolto agli enti locali, cioé, siamo tentati di ribattere un classico "da che pulpito!"; se, al contrario, si riferisce alla propensione agli sprechi delle amministrazioni dello Stato, ci esclude anche dall...

La nuova frontiera

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Si diceva ieri della indeterminata sorte dei provvedimenti attuativi della Finanziaria 2007. Tra questi, ve n'è uno che possiede un valore finalmente universale, unendo nelle aspettative positive enti minori e grandi centri. Al comma 893, infatti, si istituisce il Fondo per il sostegno agli investimenti per l'innovazione negli enti locali. Specificamente, si tratta di finanziamenti da destinare a " interventi di digitalizzazione dell'attività amministrativa ", rivolti in modo particolare a facilitare i rapporti con cittadini e imprese. La somma stanziata non è mastodontica, benché comunque significativa, data l'assoluta essenzialità dell'obiettivo: 15 milioni di euro. In attesa che il decreto necessario per fissare criteri di assegnazione e erogazione esca dal pantano istituzionale di queste ore, è comunque interessante fare quattro conti per verificare quali misure un comune di piccole dimensioni (la tipologia più frequente nel territorio nazionale) può p...

Le briciole del panettone

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Le notizie dello scenario politico nazionale sovrastano oggi tutti gli altri argomenti. Ma in realtà, mai come questa volta, ciò che accade a Roma produce i propri effetti a catena su tutto il resto del territorio. Così, dopo aver masticato per settimane (e non abbiamo ancora finito) una legge mastodontica e piena di sorprese, già dobbiamo fare i conti con un possibile cambio di governo, con tutto quel che segue. E' vero che gli scenari possibili questa sera sono molti e molto differenti per le conseguenze che avrebbero sulla politica economica nazionale. Tuttavia, proprio in relazione alle diverse ipotesi formulabili, ciascun ente si chiede cosa accadrà delle norme contenute nella Finanziaria e, soprattutto, se e quale forma prenderanno i provvedimenti attuativi che da quel coacervo di commi devono derivare nei prossimi mesi. Non sono evidentemente questioni di poco rilievo se si tiene conto della linea d'azione dettata all'interno della legge che opera decine di intervent...

Pochi, maledetti e subito

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Numeri interessanti, benché tutt'altro che definitivi, escono da un primo esame delle deliberazioni adottate dai comuni riguardanti l'addizionale IRPEF. Interessanti perché, nonostante le preoccupazioni sollevate nelle ultime settimane (quelle dei datori di lavoro per le infinite diversificazioni di aliquote ed esenzioni, consentite dalla norma, quelle dei lavoratori per la facoltà data agli enti di elevare il prelievo fino allo 0,8%, in un colpo solo), gli incrementi delle addizionali sono stati approvati da meno di un comune su dieci. Per amore di verità, i comuni indecisi hanno ancora un mese abbondante di tempo per introdurre o elevare l'aliquota, fino cioè al 31 marzo, data ultima (ad oggi) per l'approvazione del bilancio di previsione. Resta il fatto che solo gli enti che hanno deliberato e comunicato le aliquote entro il 15 febbraio potevano beneficiare di acconti 2007 calcolati sull'addizionale tempestivamente aggiornata. In sostanza, un comune che non ha ma...

La livella

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Altro che Imposta di scopo, altro che ICI. Soprattutto, altro che Addizionale comunale all'IRPEF. L'inchiesta sparata oggi in prima pagina da Il Sole-24 Ore svela uno dei segreti peggio custoditi dalle amministrazioni comunali: le multe per infrazioni stradali sono sempre più di frequente il salvagente dei bilanci degli enti locali. Il dato è, ad un tempo, impressionante (per dimensioni finanziarie medie) e coerente (con le ristrettezze alle quali non si sa spesso come far fronte). Al di là, infatti, degli eccessi citati nelle pagine rosa (come quel comune livornese di 1.500 abitanti che con un autovelox è riuscito ad accertare la bellezza di 1 milione e settecentomila euro in un solo anno), non è assolutamente un mistero che la possibilità offerta dalla tecnologia di cogliere in fallo gli automobilisti e quindi incassarne le ammende sia sfruttata ordinariamente come risorsa supplementare per finanziare la spesa corrente. Certo, da qui a raggiungere (se non superare) il gettito...

Debitum manent

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La Corte di cassazione è da sempre croce e delizia degli amministratori degli enti locali. Come è scontato che sia, dato lo spettro delle competenze che le sono affidate. Sentenze spesso controverse e talvolta contraddittorie accompagnano il quotidiano lavoro di uffici legali e segretari comunali nella ricerca di un lineare percorso giurisprudenziale che li aiuti a costruire una difesa vincente in giudizio. Negli ultimi tempi è stata soprattutto l'ICI la materia più esaminata nelle pronunce della magistratura suprema. Con la sentenza n. 1752 del 26 gennaio scorso, invece, siamo entrati per l'ennesima volta nel terreno minato degli incarichi professionali. Brevemente, la contesa giuridica nasce dalla decisione di una giunta comunale di non liquidare a un professionista le parcelle per la direzione lavori (poi revocata) relativa a una struttura adibita a mercato. L'incarico era stato assegnato con regolare deliberazione, ma non era stato successivamente sottoscritto dalle par...

Festa dell'Unità

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Il Grande fratello di orwelliana memoria si mette all'opera sugli enti locali. Nasce, infatti, grazie al comma 724 della Finanziaria 2007, l'Unità per il monitoraggio. "Al fine di assicurare un controllo indipendente e continuativo della qualità dell'azione di governo degli enti locali", premette il legislatore. Il quale non si rende conto di essersi cacciato in un tremendo pasticcio. Oppure sì. Il mostruoso lavoro che attende questa commissione (della quale non è ancora stata determinata la composizione, in attesa del consueto decreto ministeriale attuativo) non sostituisce, per esplicita previsione dello stesso comma, il compito istituzionale della Ragioneria generale dello Stato e della Corte dei conti. Queste ultime continueranno a effettuare controlli a campione e, nel caso soprattutto della magistratura, sulla base di segnalazioni di danno erariale. Ma l'Unità no. L'Unità è destinata a sobbarcarsi il peso della verifica delle dimensioni organizzative...

Children's corner

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Sul sito del Ministero dell'interno è stato pubblicato lo scorso 12 febbraio l'importo assegnato a ciascun comune sotto i 5.000 abitanti relativo al maggior contributo ordinario previsto dalla lettera b) del comma 703 della Finanziaria. Quella lettera assegna, fino al 2009 compreso, una somma complessiva di 71 milioni di euro agli enti nei quali il rapporto tra bambini residenti fino a cinque anni e popolazione residente è superiore al 5%. Un incentivo, insomma, alle collettività giovani. Il vincolo richiesto dalla legge è che almeno la metà del maggiore contributo sia destinati a politiche di natura sociale. Il comune dove lavoro riceverà una somma pari a 150.000 euro (solo 9 enti in tutta la regione, raccolgono una somma superiore). Si tratta di uno dei comuni con la maggiore presenza di stranieri residenti in percentuale sull'intera popolazione, su tutto il territorio nazionale. E se la cava non male anche in numeri assoluti. I 75.ooo euro che dovranno essere spesi nel s...

Frettolosamente

Perché lo struzzo giallo pubblica un modello di comunicazione relativo ai dati su consorzi e partecipate? Il comma 587 della Finanziaria parla di invio "in via telematica o su apposito supporto magnetico". Non si fa riferimento ad alcun indirizzo di posta elettronica, né ad alcun formato dei dati. Se ne dovrebbe dedurre, come accennato ieri, che il Dipartimento della Funzione pubblica debba dare istruzioni operative sulla trasmissione. D'altronde, la scadenza non è dietro l'angolo (30 aprile). Il tempo per un piccolo decreto c'è.

De Coubertin insegna

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Nel fiume carsico delle disposizioni di una Finanziaria raramente così logorroica, cinque commi si insinuano a imporre un nuovo adempimento agli uffici finanziari. Si tratta del quintetto che va dal n. 587 al n. 591. Vi si dice che ciascun ente locale deve comunicare annualmente al Dipartimento della funzione pubblica una serie di dati riguardanti le partecipazioni dell'ente a consorzi (intesi in senso stretto, naturalmente; il che esclude le convenzioni per l'esercizio di alcuni servizi) e società. La mancata trasmissione è sanzionata in modo già determinato, quindi con una sufficiente dose di efficacia e perentorietà: da un lato, gli enti non potranno erogare somme a favore delle entità partecipate a qualsiasi titolo. Se, nonostante il divieto, ciò accadesse comunque, il Ministero decurterà dai trasferimenti a favore dell'ente una quota pari a quanto erogato in violazione. Sarà sicuramente necessario un decreto ministeriale per approvare le specifiche di trasmissione, vis...

Giusta osservazione

A pagina 8 della guida "La Finanziaria per gli Enti locali" de Il Sole-24 Ore, pubblicata lo scorso lunedì all'interno del quotidiano, trova conferma la teoria che vuole i collegi dei revisori di enti fino a 15.000 abitanti in carica sino a scadenza naturale del mandato in corso. Al momento del rinnovo si dovrà procedere alla nomina del revisore unico. L'autorevole opinione è di Carmine Cossiga, membro, tra l'altro, dell'Osservatorio sulla Finanza e la contabilità degli enti locali.

Modello di completezza

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Ora che il documento pdf è disponibile, insieme alle relative istruzioni di compilazione, sul sito delle Finanze, possiamo finalmente chiarire come sarà possibile per il datore di lavoro (o per il CAF delegato) compensare l'ICI del dipendente che desidera presentare la dichiarazione dei redditi semplificata, meglio nota come 730. O forse no. Chiarire è verbo definitivo, non lascia spazio ai dubbi. Che qui invece, in certa misura, sorgono. L'introduzione, a partire proprio da quest'anno, a facoltà del contribuente, del modello F24 per il versamento dell'ICI ha aperto la strada per l'integrazione del debito dell'imposta comunale con (anche) il credito derivante dalla dichiarazione dei redditi. Così, nel quadro I del modello 730/2007, il contribuente può, barrando l'apposita casella, autorizzare il CAF a utilizzare il credito IRPEF scaturente dalla dichiarazione per assolvere il debito ICI (interamente). In alternativa, è possibile indicare esplicitamente l...

Troppa grazia

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Avete notato, come è capitato a me in queste settimane, qualcosa di nuovo in edicola? L'effetto Finanziaria produce, ormai da qualche anno, un moltiplicarsi di iniziative (inserti speciali, paginate a tema, fascicoli da vendere a parte) di entrambi i quotidiani economico-finanziari soprattutto, ma non solo, dedicate agli enti locali. Questo fiume di inchiostro, negli ultimi anni, si è ingrossato, a conferma di un'acquisita consapevolezza da parte dell'editoria professionale: che esiste una platea di lettori esigenti e preparati oltre i consueti settori dell'industria e dei servizi. La qualità dell'informazione è un elemento cruciale nella interpretazione della complessa (spesso, purtroppo, complicata) evoluzione normativa in Italia. E anche nei comuni operano funzionari che meritano l'attenzione che, tradizionalmente, si dedica ai temi dell'economia privata. Sarà anche merito (o colpa, secondo i punti di vista) del ruolo della finanza pubblica europea e dunq...

Frutta fresca

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Con piglio deciso, l'ANCREL torna a discutere dell'estensione del revisore unico ai comuni fino a 15.000 abitanti. Sceglie la consueta platea dello struzzo giallo, che le dedica una pagina periodica, e adopera argomenti forti (ben noti) per sostenere la causa dei collegi perduti: nuove e più vincolanti funzioni di controllo, svalutazione della professionalità del revisore, attività complessa anche nelle piccole realtà. Dobbiamo supporre che un intervento pubblico sul secondo quotidiano economico nazionale rifletta la posizione ufficiale dell'associazione. Questo dovrebbe indurre l'estensore della nota a pesare toni e concetti. E tuttavia soffia nel pezzo una brezza autolesionistica che non dovrebbe lasciare indifferenti i membri della stessa ANCREL; e pure amministratori e funzionari dovrebbero in qualche modo sentirsi chiamati in causa. Andiamo per ordine. Si sostiene, fin dalle prime righe, che in molti enti è diventata pratica comune una sorta di trattativa sottobanc...

Non piace a troppi

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Parafrasando un vecchio film con la Bardot, si potrebbe dire: "Non piace a troppi". L'avvicinarsi della scadenza per l'approvazione del bilancio 2007 ha fatto scoprire le carte delle amministrazioni comunali. Il grande flop della stagione si chiama: imposta di scopo. Saranno molto pochi i Consigli comunali che vi ricorreranno per finanziare una quota del costo di un'opera pubblica. Il Sole-24 Ore di oggi ne fornisce un rapido resoconto, demograficamente trasversale, poiché coinvolge le grandi città e i comuni di minori dimensioni. L'insuccesso è alimentato da una serie di svantaggi, anche concomitanti, che rendono addirittura rischiosa l'introduzione del tributo. Si va infatti dalla possibilità che l'opera progettata non possa essere iniziata per ragioni esogene (una procedura di esproprio, ad esempio), innescando una procedura di rimborso che può comportare anche elementi di danno erariale a carico degli amministratori (verosimilmente dei consiglieri ...

L'erba fasciata

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Sillogismi pericolosi si diffondono nella discussione su come migliorare la produttività nel settore pubblico. La logica appare stringente. Le amministrazioni pubbliche sono inefficienti. I comuni sono pubbliche amministrazioni. Dunque i comuni sono inefficienti. Mai come in questo caso, però, direi che sono necessari, di più: indispensabili, dettagliati distinguo. Che andrebbero ribaditi con la stessa enfasi con la quale si procede al ragionamento deduttivo. Mi riferisco, in particolare, al pure interessantissimo dibattito originato la scorsa estate da un intervento appassionato di Pietro Ichino sulla sostanziale impunità del dipendente pubblico di fronte a palesi violazioni dei propri doveri d'ufficio. L'interesse del tema sta, mi sembra, nella necessità di scoperchiare finalmente una pentola che ha continuato a bollire senza che qualcuno si ricordasse di spegnere il fuoco. Cioè, diciamo senza troppi trucchi che ci sono sacche di inefficienza, nella pubblica amministrazione, ...

Indegnità di carica

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Questa la segno rapidamente sul taccuino. Oggi è arrivato in visita semiufficiale il console della Slovenia. Il comune è gemellato con una cittadina di laggiù. Per rappresentanza, vuoi che il Sindaco e la giunta non lo portino fuori a pranzo? Però, accidenti a voi, non facendosi rimborsare dall'economo! Sembra provare un sottile piacere, il primo cittadino di turno, a infischiarsene bellamente di qualsiasi regola minima di gestione delle spese. Il fenomeno dei debiti fuori bilancio, oggi, si tenta di addebitarlo a una faciloneria dei responsabili dei servizi. Mi sembra invece che, anche negli esborsi di minori entità, non si possa far finta di non vedere una sostanziale recidiva dell'esecutivo nell'allegra attribuzione a destra e a manca di incarichi la cui unica premessa è un impegno verbale. Tutto ciò si verifica, specie nelle realtà più piccole, a prescindere da qualsiasi indicazione contraria e, cosa ancora meno accettabile, da parte di amministratori di lungo corso, ab...

La promozione laterale

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Una scrivania nuova, tutta sua. Un panorama fantastico, vista sulla città. Anche l'aumento gli avevano concesso, compresa la categoria superiore. Cosa voleva di più? Eppure, qualcosa non gli tornava. Mentre, sulla sua fiammante poltrona in pelle, rigirava fra le dita il tagliacarte d'argento che la moglie gli aveva regalato a Natale, rifletteva sul suo futuro. E sul suo passato. Provava una sensazione ovattata di accantonamento: d'altronde, di cosa di lamentava, aveva accettato in meno di un quarto d'ora la proposta del Direttore generale di coordinare una fantomatica unità operativa creata appositamente nella dotazione organica. Insieme a lui, un istruttore direttivo e quattro categoria C, trasferiti in un batter d'occhio dalle rispettive aree. 'Ufficio per l'assistenza giuridica', l'avevano denominato. Il cimitero dei dinosauri, gli pareva. Età media dei cinque: cinquantatre anni. Nessuno laureato in giurisprudenza, compreso lui. "Con il suo c...

Il limite della derivata

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Quando apparvero per la prima volta, ad inizio millennio, nel mezzo di una Finanziaria al solito eclettica, furono salutati da una salva di risate (preoccupate) da parte di coloro che avversavano la "creatività" dell'allora ministro valtellinese. Ricevettero, al contrario, il plauso incondizionato di quanti subivano, da amministratori locali, il peso del debito per spese di investimento contratto con i più disparati istituti di credito (Cassa DD.PP. Spa in primis ). Era la prima volta che le banche, dopo aver prestato denaro a costi elevati (di mercato, per carità) nei decenni pre-euro, potevano presentarsi in Comune con il compito di risanare gli enti sommersi fino al collo nelle rate di ammortamento. L'era degli swap cominciava. Certo le proposte suonavano vantaggiose alle orecchie dei sindaci, desiderosi di incamerare i generosi up-front che gli istituti proponevano. I tassi erano bassi ed entrambe le parti avrebbero concluso un affare conveniente. La montagna de...

I lupi dell'Ontario

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"Ministro, lei è particolarmente amato dagli industriali, i quali hanno individuato nella burocrazia il principale impedimento allo sviluppo del Mezzogiorno. Il lavoro che stiamo facendo con il ministro Bersani è finalizzato alla sburocratizzazione del sistema della Pubblica amministrazione. Appena i nostri disegni diventeranno legge vedrà come cambierà la situazione. Il rinnovamento sarà più che visibile. Un rinnovamento che avverrà sul modello di e-government canadese, che mi sembra quello ragionevolmente più vicino al nostro." Da un'intervista a Luigi Nicolais, Ministro dell'Innovazione e della Tecnologia nella P.A. " Per il terzo anno consecutivo, il Canada si colloca al primo posto nella lista dei 22 Paesi che più hanno migliorato i propri servizi on line e le pratiche di e-government. Lo studio "eGovernment Leadership: Engaging the Customer", è stato realizzato per il quarto anno consecutivo dalla società Accenture che ha intervistato oltre 140 ...

Piè di lista

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Tra meno di quattro mesi (circolano le prime indiscrezioni intorno a un week-end di fine maggio) molti enti rinnoveranno i consigli e nuovi amministratori riempiranno le sale e gli scranni per far sentire la propria voce. Anche nel mio comune si affilano le armi e la situazione è più o meno questa: il sindaco uscente non sarà candidato dalla sua lista. Sta dunque cercando alleati (senza badare troppo al bacino d'utenza) per ripresentarsi: d'altronde, non accetterebbe qualcosa di meno della fascia tricolore (non avendo competenze particolari, la rappresentanza alle feste comandate gli calzerebbe a pennello). Il penultimo sindaco, dopo essere restato fermo un giro (accidenti al terzo mandato che non arriva mai!), può finalmente tornare in carica. Ha un sacco di gente che lo conosce e, anche se non lo stima, lo voterebbe, se non altro per legami di famiglia o professionali (tanto sapete di che professione parlo...). Poi ci sono le eterne minoranze, che quando si presentano divise ...

La base ATO

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La guerra è appena iniziata e probabilmente non durerà poco. Chi l'ha dichiarata era perfettamente consapevole del putiferio che avrebbe scatenato. La fazione pacifista, infatti, non vuole mediare: sospensione immediata o la crisi politica sarà grave e duratura. A gettare acqua sul fuoco (letteralmente) ci ha pensato Enrico Letta. Solo per qualche giorno, però; poi anche quella evaporerà. E allora... Non siamo a Vicenza. Non centrano gli eserciti, per ora, almeno. E al posto dell'oro nero, ci si contende la gestione di quello che qualcuno ha già definito 'blu': l'acqua. Questione delicatissima, perché il giro d'affari mosso dalla sua distribuzione è elevatissimo, perché le implicazioni ecologiche sono sempre più evidenti (a partire dall'asimmetria distributiva a livello mondiale, anche all'interno dello stesso stato, come accade in Italia, e dal consumo smodato nei paesi più industrializzati), perché è l'ultimo baluardo dei fautori dell'intervent...

Gazzetta Quiz

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Vi piacciono i rebus? No? Beh, dovrebbero, perché a leggere la Gazzetta Ufficiale in questi giorni sembra di affrontare la Settimana della Sfinge. Parliamo ovviamente della carambola di correzioni che hanno tormentato l'entrata in vigore del Codice degli Appalti. E' cominciato tutto con la pubblicazione del decreto che corregge il D.Lgs. n. 163/2006 e che però, non contenendo norme esplicite, sarebbe entrato in vigore dopo l'ordinaria vacanza di quindici giorni. Il che determinava la conseguenza di accavallare la validità di alcune norme del nuovo codice con la 'vecchia' Merloni del 1994, rendendole tutte di fatto inapplicabili (per alcune, liberalizzazione della trattativa privata, appalto integrato di progettazione e costruzione, dialogo competitivo, centrali di committenza, la proroga era prevista sino al 1° agosto di quest'anno). All'errore (di stampa?) rimedia con tempismo olimpico il legislatore che nel numero di ieri reintroduce l'immediata (?) vi...