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venerdì 16 febbraio 2007

Children's corner

Sul sito del Ministero dell'interno è stato pubblicato lo scorso 12 febbraio l'importo assegnato a ciascun comune sotto i 5.000 abitanti relativo al maggior contributo ordinario previsto dalla lettera b) del comma 703 della Finanziaria. Quella lettera assegna, fino al 2009 compreso, una somma complessiva di 71 milioni di euro agli enti nei quali il rapporto tra bambini residenti fino a cinque anni e popolazione residente è superiore al 5%. Un incentivo, insomma, alle collettività giovani. Il vincolo richiesto dalla legge è che almeno la metà del maggiore contributo sia destinati a politiche di natura sociale. Il comune dove lavoro riceverà una somma pari a 150.000 euro (solo 9 enti in tutta la regione, raccolgono una somma superiore). Si tratta di uno dei comuni con la maggiore presenza di stranieri residenti in percentuale sull'intera popolazione, su tutto il territorio nazionale. E se la cava non male anche in numeri assoluti. I 75.ooo euro che dovranno essere spesi nel sociale sono da soli sufficienti a finanziare un anno di attività degli insegnanti di sostegno per la scuola dell'obbligo. Nella pagina web accanto, sono inoltre riepilogate le assegnazioni per quanto previsto dalla lettera a) dello stesso comma: altri 55 milioni di euro da destinare, anche qui almeno al 50%, per "interventi di natura sociale e socio-assistenziale". Siccome questa quota è assegnata ai comuni dove la popolazione residente è più anziana della media, per il mio comune non c'è neppure un euro (in tutta la provincia, solo cinque comuni, tutti di montagna, hanno ottenuto la loro quota). Vorremmo proporre una osservazione sul contributo dato al ringiovanimento della popolazione dalle coppie extracomunitarie. Vorremmo fare un riferimento alla effettiva redistribuzione di tale maggiore contributo sull'intera popolazione (infantile o meno, lo deciderà la Giunta). Ci asteniamo, non per obiettività, che non esiste, ma perché sarebbe davvero pleonastico. Lasciamo parlare i numeri.

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