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Visualizzazione dei post da dicembre, 2007

Un anno in cifre: 2007 e altri numeri

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A chiosa di 365 giorni febbrili, non ci resta che dare i numeri (senza un ordine stabilito, così come viene). 15.001 - Gli abitanti necessari, dal 1° gennaio 2007, per l’obbligo di nominare un collegio di tre revisori negli enti locali. Lo ha stabilito il comma 732 della L. 296/2006 che ha modificato l’art. 234 del TUEL. Il precedente limite era, come noto, di 5.000 abitanti. Su questo punto si è aperto un dibattito a tratti sterile: il collegio in carica decade immediatamente e si deve nominare il revisore unico oppure è necessario attendere la naturale scadenza del mandato collegiale? La prudenza consigliava di evitare revoche non esplicitamente previste e, soprattutto, a rischio di contenziosi con i professionisti a cui si toglie l’incarico senza giusta causa. Poi, suturando la ferita, il Ministero ha chiarito ogni dubbio: si cambia solo al termine del triennio. 175 - Uno dei più controversi commi della Finanziaria 2007. In realtà, rappresenta il pomo della discordia tra Ministero...

Lettere al direttore (FL.it Awards 2007/5 - Il personaggio dell'anno)

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Ricordate quella vecchia copertina di un settimanale americano che, di solito, elegge l’uomo (o la donna) dell’anno? Decise, il periodico, in quel dicembre di venticinque anni fa, di dedicare il suo riconoscimento a una macchina, al computer per la precisione. E quell’anticipazione si rivelò in breve tempo, come ognuno sa e può dimostrare, tutt’altro che visionaria. Anche il nostro Personaggio dell’anno non è un uomo o una donna. Non è, tuttavia, neppure qualcosa di artificiale, benché con l’informatica abbia in comune la razionalità di approccio e, talvolta, i freddi esiti. Non potevamo, così, non assegnare il FL.it Award 2007 alle sezioni regionali di controllo della Corte dei conti . Motivazione: in un anno segnato come pochi altri dalla volubile fantasia del legislatore, esse sono state proprio da quest’ultimo chiamate spesso in causa, a surrogato imperfetto dei vecchi Comitati regionali, finendo per rappresentare l’interlocutore privilegiato delle amministrazioni, intrecciando u...

Codice fiscale (FL.it Awards 2007/4 - L'articolo dell'anno)

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D'accordo, rappresentano la nostra fonte d'informazione privilegiata e, che ci piaccia o no, ne dipendiamo spesso per orientarci su ogni sia pur piccola questione. E non abbiamo reali, consistenti alternative, purtroppo. Ci piacerebbe una maggiore vivacità del web , che in altri settori trabocca di iniziative (buone e meno buone, certo, ma sapremmo selezionare le prime e scartare le seconde), e che sugli enti locali invece ancora non insiste come dovrebbe, inspiegabilmente. Ma questa evidente situazione di vantaggio non può esimere la stampa specializzata (soprattutto quella quotidiana) dall'applicare un setaccio fine a dati e comunicazioni prima di pubblicarli. Se quest'ultima è una regola d'oro del buon giornalismo in senso lato, per quale motivo non deve essere applicata anche per le autonomie locali? Eppure ciò è accaduto (accade) con preoccupante frequenza e a farne le spese è, prima di tutto, la nostra certezza di agire secondo le regole della buona amministra...

Clausola vessatoria (FL.it Awards 2007/3 - Il provvedimento dell'anno)

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Se persino una città del nord opulento e operoso, regolarmente al margine delle prime pagine nazionali, per appagamento e per discrezionalità, ha deciso di venire allo scoperto promuovendo un'azione legale contro il Ministero dell'Interno, vuol dire che la misura era davvero colma. E il vaso è traboccato a causa del Provvedimento dell'anno , l' art. 3, D.L. 2 luglio 2007, n. 81 (nella versione rivista e corretta della legge di conversione). E' pur vero che la pillola amara prescritta da quell'articolo è il punto di arrivo di un percorso creato un anno prima, con il D.L. 3 ottobre 2006, n. 262. Tuttavia, è attraverso la norma della scorsa estate che l'inganno (e il danno) si sono manifestati in tutta la loro pesante gravità. Motivazione: la questione (più ICI ai comuni dal riaccatastamento di fabbricati ex rurali, meno trasferimenti sulla base di stime alla 'viva il parroco' dell'Agenzia del Territorio) è più che nota e ha aperto falle non sempre...

Presunto innocente (FL.it Awards 2007/2 - La sentenza dell'anno)

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Per scegliere una sentenza rappresentativa di un intero anno amministrativo si potrebbe applicare il filtro della notorietà: pescare tra le decisioni che hanno affrontato i temi più popolari. In questo modo, nel 2007, tutto ciò che ha a che vedere con le società partecipate degli enti locali potrebbe fare al caso nostro. Oppure ci si potrebbe affidare a un criterio più empirico, armandosi di santa pazienza per sfogliare le decisioni in materia di tributi; talmente numerose e (spesso) contraddittorie, però, da rendere improbabile una scelta obiettiva. Spunta, dunque, all'orizzonte ( Sentenza dell'anno ) una decisione autunnale della Corte di Cassazione ( Sent. 9 ottobre 2007, n. 23031 ) che, quatta quatta, azzera il contatore della popolarità e risponde a una più elementare richiesta degli operatori: che ce ne facciamo delle interpretazioni ministeriali? Motivazione: di fronte a un legislatore sempre più incerto, nonostante la produzione normativa non accenni a diminuire, blocca...

Date a Cesare

Se non altro, a volte prestano ascolto alle istanze più elementari. Così, sul sito del Viminale, trovate finalmente ciò che spiccava per la sua assenza fino a venerdì: la notizia che: " a seguito di intese intercorse con Poste Italiane s.p.a., l’ente medesimo ha chiarito che i conti correnti postali dedicati all’accredito dell’addizionale comunale all’IRPEF saranno esenti, per l’anno 2008, da spese di apertura nonché da quelle per tenuta conto e per riga di scrittura. " E per quanti hanno già dovuto impegnare le prime risorse? Un'altra buona notizia: " Poste Italiane s.p.a. ha precisato che tali agevolazioni riguardano anche i conti aperti nel corso del 2007, chiarendo che le eventuali spese già sostenute verranno rimborsate. " Potremmo assegnare un premio speciale della giuria...

Incrocio pericoloso (Fl.it Awards 2007/1 - La circolare dell'anno)

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Un anno di finanza locale. Un anno uguale a quelli che lo hanno preceduto, perché diverso da tutti gli altri. Talmente ricco di novità da sembrare eccezionale. Ma è solo un'illusione. Il 2006 non è stato da meno, nè lo sarà il 2008. Le scelte legislative si rincorrono lungo tutti i dodici mesi, ma sono il risultato dei dodici che li hanno preceduti e avranno ricadute sui dodici a venire. Conosciamo bene le ragioni di questa infinita mutevolezza: la finanza degli enti locali è malleabile come nessun altra e la sete di risorse che il rispetto del patto di stabilità ha fatto crescere a dismisura nell'ultimo paio di lustri si placa solo nei bilanci delle autonomie, borraccia sempre piena e sempre fresca. Il bailamme che ci ha tormentato da gennaio ad oggi (comprese le code del Milleproroghe e di un possibile decreto correttivo della Finanziaria appena approvata) non è però tutto uguale. Ripercorriamo allora in questi giorni di sosta le vette di un 2007 comunque da ricordare, per ri...

Eccesso di velocità

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E' passato ormai qualche anno da quando un ministro dell'interno propose la creazione di una sorta di task force per la redazione finalmente comprensibile delle norme di legge. Un gruppo di giovani giuridicamente preparati ma, ancor meglio, di fluida esposizione scritta, pronti a far notte pur di tradurre in una lingua comprensibile ai più ciò che la Gazzetta Ufficiale è tenuta a pubblicare quotidianamente e che si fa una gran fatica a leggere sino in fondo. Si rendeva conto, quel ministro, che era divenuto impossibile riformare dall'interno un processo di scrittura ormai oscuramente consolidato, se non forzando la serratura della porta d'ingresso e impossessarsi della procedura manu militari , impedendo poi a penne contaminate di rovinare questo benedetto lavoro di chiarezza. Tuttavia, il colpo di mano non riuscì. E ce ne accorgiamo ancor oggi, una volta alle prese con i milleduecentouno commi della Finanziaria appena approvata. Rassegnati a navigare tra rimandi a nor...

Patrimonio nazionale

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Nel breve volgere di una decina di giorni, i Comuni che hanno già applicato l'addizionale all'IRPEF proveranno l'ebbrezza della riscossione diretta. La procedura (a suo tempo introdotta dall'art. 1, c. 143, L. 296/2006) è stata presentata da più parti come un evento di portata inusitata. Certo, a confronto con quanto accaduto finora, è innegabile vedervi parecchi lati positivi, soprattutto in relazione alla gestione di cassa. Tuttavia si tratta di una novità epocale solo fino a un certo punto, giacché le due modalità previste dal Ministero dell'Economia e delle Finanze velocizzeranno sì l'accredito di somme normalmente attese per mesi, ma andranno a cozzare contro lo scoglio di Poste italiane Spa. Come è noto, il Ministero dell'Interno, senza consultarsi con il collega del MEF, ha chiesto da diverse settimane agli enti locali (si veda la circolare n. 19/2007) di aprire celermente un nuovo conto corrente postale sul quale far confluire gli accrediti dell'...

La sporca dozzina

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Ve n'eravate dimenticati, lo so. Tra decine, anzi, centinaia di commi per lo più astrusi, per quale motivo fare particolare caso al numero 106 (ma anche ai successivi 107 e 108) della Finanziaria 2007? Ora, una ragione c'è. Allora, il testo ci ammoniva: " 106. I soggetti che gestiscono, anche in regime di concessione, il servizio di smaltimento dei rifiuti urbani comunicano annualmente per via telematica all'Agenzia delle entrate, relativamente agli immobili insistenti sul territorio comunale per i quali il servizio è istituito, i dati acquisiti nell'ambito dell'attività di gestione che abbiano rilevanza ai fini delle imposte sui redditi. 107. Con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale , sono approvati il modello di comunicazione dei dati e le relative specifiche tecniche di trasmissione. " Oggi, dopo quasi un anno arriva la strenna natalizia che ci dà appuntamento al prossimo 30 aprile per il pri...

Le montagne della follia

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Le norme ‘manifesto’, piene zeppe di fumo denso e catramato ma altrettanto vuote di contenuti pratici, costellano il DDL Finanziaria 2008 anche dopo il passaggio fiduciario alla Camera. Quest’ultimo prelude ormai a una presa d’atto da parte del Senato (anche perché la sola idea di rettificare fosse pure una sola virgola del testo uscito da Montecitorio equivarrebbe a un suicidio, e all’esercizio provvisorio certo). Per questo motivo, nello scorrere queste disposizioni volutamente scritte in modo generico, con rari riferimenti a decreti attuativi e, comunque, molto precisi nella loro ineffabile imprecisione, sono dell’idea che, mai come quest’anno, sia riuscito al legislatore l’obiettivo di complicare in maniera esagerata l’attuazione di un progetto che emerge fra le righe dei tre super-articoli. Che sarebbe poi quello di dare un’immagine dell’amministrazione pubblica come di un’organizzazione capace di autoriformarsi, lentamente ma inesorabilmente. Purtroppo, il titanico compito è las...

Due turni di squalifica

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Nei quindici anni dalla sua introduzione, l'imposta comunale sugli immobili non è mai rimasta uguale a se stessa per più di qualche mese. La legislazione ha sempre trovato un appiglio per modificare, rettificare, correggere, integrare la disciplina di un tributo evidentemente ritenuto (come non essere d'accordo) pietra miliare nella disastrata fiscalità locale. Purtroppo, questa infinita mutevolezza non si è mai accompagnata ad una decisa volontà di liberarlo dalla sua cappa erariale per trasformarlo in tributo comunale una volta per sempre. Fatta salva, infatti, l'entrata in vigore del D.Lgs. n. 446/1997, ogni altro intervento normativo ha di fatto costretto i comuni a inseguire la disciplina del tributo, piuttosto che a dar loro gli strumenti per ottenere sul campo l'agognata libertà d'azione. La sinfonia si ripete (chi ne dubitava) anche quest'anno. Si può pure passar sopra all'intera vicenda della detrazione statale, sulla quale ci siamo già dilungati, m...

Operazione sottoveste

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Dopo aver costruito un'altra Finanziaria di lacrime e sangue (per il sudore, basta entrare in ufficio la mattina e osservare il programma di lavoro pronto per essere sviscerato), il legislatore (forse un po' pentito e in vena di riparazioni) pensa di cavarsela con la pubblicazione del decreto attuativo sull'attività di accertamento tributario. Nelle dieci paginette del provvedimento è dettagliatamente istituita la procedura che è stata studiata per permettere all'Erario di scovare in ogni angolo della penisola sacche di fiscalità sconosciuta e perciò più difficilmente individuabili standosene seduti lontani mille miglia. In un certo senso, è una piccola soddisfazione. Accade veramente di rado che, anche solo indirettamente, l'ente Stato riconosca di essere distante anni luce dalle realtà locali (ce ne sono più di ottomila, ma di solito sono prese in considerazione come fossero un unico indistinto agglomerato di esigenze e problemi). Tuttavia ciò non è certamente suf...

Il giorno della marmotta

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Trovato l'inganno, fatta la legge. Il rovesciamento a tutto giro del più trito dei luoghi comuni sull'italico opportunismo si è, oggi, avverato. Incredibilmente, perché storicamente il legislatore si è sempre posto il problema di come costruire una norma che non fosse manifestamente eludibile, senza però illudersi (conoscendo alla perfezione lo spirito d'iniziativa che alberga dalle Alpi in giù) che, trascorse ventiquattrore dalla sua entrata in vigore, l'ingegno aguzzo del destinatario non producesse una risposta efficace per scansare il precetto della legge. Tuttavia, nell'era di internet, le vere rivoluzioni partono dal basso, anzì, cominciano all'incontrario, poiché, quando una norma è ancora in formazione, chi ne scruta i primi esiti scovando nella rete bozze, ipotesi e brogliacci può già intravedere margini di scappatoia prima ancora che la Gazzetta Ufficiale informi l'universo mondo che il provvedimento è infine realtà. Allora, il fortunato esplorator...

Sognando California

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La politica dei passi felpati sembra aver improvvisamente illuminato il legislatore della Finanziaria 2008. Quasi come in un telefilm a puntate, ogni segmento si conclude con il più classico dei colpi di scena. E si aspetta con ansia l’episodio successivo, per vedere come va a finire. Se a Hollywood la gilda degli sceneggiatori ha proclamato uno sciopero ad oltranza, da questo lato dell’Atlantico si scrivono copioni di gran classe, in attesa di un regista abbastanza visionario per affidarglieli. Con un crescendo che sembra non aver visto ancora la fine, la vicenda dell’utilizzo degli oneri di urbanizzazione per finanziare spese correnti ci sta riservando grandi sorprese. Eravamo partiti a ottobre con un DDL a cura del Governo nel quale era assordante il silenzio sulla vicenda. Dal punto di vista strettamente economico, se davvero si fosse trattato di una scelta esplicita, non si poteva che applaudire. Avendo deciso da tempo di stare dalla parte di coloro che ritengono quei proventi com...

Indietro non si torna

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Mi sono sempre chiesto per quale recondito motivo la manovra finanziaria debba essere inevitabilmente costituita da un provvedimento principale (che denominiamo, appunto, Finanziaria) e da un decreto-legge di norma convertito in tempi rapidi (al quale si assegna per convenzione l'etichetta di Collegato fiscale). La suddivisione avrebbe un senso se, in entrambi i casi, si rispettassero i confini che quelle definizioni richiamano. Ma: all'interno della Finanziaria trovano accogliente albergo infinite, minuziose norme di carattere eminentemente fiscale; nel Collegato non possiamo non trovare disposizioni che finiscono anche per incidere sulle vicende ordinamentali degli enti locali. E non è tutto. Saremmo disposti anche a passare sopra questa manifesta contraddizione, in nome della opportunità politica e quindi del buon senso operativo di coloro che ne subiscono, semplicemente, gli effetti. Peccato che, con perseveranza luciferina, il legislatore decida ogni anno di disciplinare g...

La fine dell'innocenza

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Lanciare il sasso e nasconder la mano è pratica tanto comune quanto indigeribile. Purtroppo, chi casca sovente nel tranello è il legislatore, spesso occupato a turar falle nella nave del sistema giuridico, piuttosto che a stabilizzarne la velocità di crociera. Così, dopo quasi un’anno dalla sua subdola abrogazione, nessuna parola definitiva è stata ancora pronunciata su una questione che definiremmo delicata, solo per non eccedere negli aggettivi: la riscossione diretta dell’imposta comunale sugli immobili. Nel piccolo testo unico sui tributi locali contenuto nella Finanziaria 2007 si era fatto posto per un comma (il 175) che, senza alcun fronzolo, toglieva di mezzo una delle facoltà consentite agli enti locali per regolamentare l’ICI. Poiché norme dall’esito così draconiano non procurano mai brividi di gioia al funzionario comunale medio, un’Agenzia delle entrate più solerte del solito decise di esporsi, sostenendo che, sì, la legge aveva cancellato un brandello di norma, ma ciò non s...

Dodici piccoli indiani

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Cosa c’è di meglio di un’iniezione massiccia di semplificazione per dare alla moderna amministrazione pubblica una veste finalmente europea, sprovincializzata, autenticamente efficiente e soprattutto priva di quella polverosa burocrazia che appesantisce da sempre la reputazione del settore pubblico. Saluteremmo con perenne entusiasmo qualsiasi tentativo di giungere al traguardo, anche a costo di un aggravio di competenze. Ma non di essere presi manifestamente per i fondelli. C’è infatti un filo sottilissimo, nel DDL Finanziaria 2008, che separa la semplificazione dalla derisione. Leggendo il primo comma del nuovo articolo 44-bis introdotto al D.L. n. 269/2003 dall’art. 4 (stessa numerazione anche dopo il lavoretto della Camera), comma 25, apprendiamo che, dal mese di febbraio 2009 (retribuzioni mese di gennaio 2009), “ Al fine di semplificare la dichiarazione annuale presentata dai sostituti d'imposta ”, sarà introdotto l’obbligo di trasmettere mensilmente all’Agenzia delle entrate...

Leggenda metropolitana

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La versione più recente del gioco delle tre carte se l'è inventata il legislatore (quest'entità incorporea più inafferabile del mostro di Loch Ness, e molto più pericolosa). Chi ha avuto la pazienza di sfogliare le illeggibili pagine del DDL Finanziaria 2008 così come sortito dal Senato della Repubblica si sarà certamente imbattuto, non senza un soprassalto, nell'art. 14 (attenzione, mi riferisco ancora alla numerazione originaria), comma 6. Anche bevuta d'un fiato, la norma scoppia come un petardo fra le mani dello sfortunato lettore. Dal 1° gennaio 2008, ciascun ente locale potrà, al fine " della semplificazione della varietà e della diversità delle forme associative comunali e del processo di riorganizzazione sovracomunale dei servizi, delle funzioni e delle strutture ", partecipare a una sola delle seguenti possibili aggregazioni: consorzio, unione di comuni, associazione di comuni per l'esercizio di funzioni e servizi. Il dottor Stranamore che ha pens...

Sosta vietata

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Prima non ce n'era neppure uno. Oggi sono almeno due. E dicono cose un po' differenti. Mi riferisco alla vicenda del passaggio di numerosissimi comuni dal sistema TARSU a quello TIA, obbligatorio già dal prossimo 1° gennaio in assenza di un congelamento normativo che tarda ad arrivare. La prima versione del DDL Finanziaria 2008 se n'era completamente dimenticata, lasciando alla stampa specializzata il compito di scovare il buco nella calza del legislatore e mettendogli su un piatto d'argento la possibilità di rimediare per tempo. Evidentemente la lettura dei quotidiani (gratis, se non sbaglio) non è poi così attenta nei corridoi vicini alla buvette . Tant'è che il testo approvato dal Senato è ancora orfano di un piccolo brandello di norma che possa aiutare gli enti interessati. Per fortuna, la sveglia è suonata prima della discussione alla Camera. Ma invece di ragionare con un'unica testa, gli attori in commedia non hanno provato prima la parte e così la Commiss...

Planet terror

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Lo spettro della competenza mista (o ibrida che dir si voglia) sta infestando il castello pazientemente costruito da Anci per risolvere i problemi che, ahinoi, il patto di stabilità ha creato negli ultimi anni a qualche suo autorevolissimo socio. Torme di enti inferociti stanno circondando le mura del maniero, ben intenzionati a farsi giustizia a suon di tessere stracciate. Il meccanismo, come ormai ciascuno conosce a menadito, si fonda sul pessimo principio secondo il quale i concetti di cassa e competenza debbano essere perennemente distinti, come il regno animale e quello vegetale, e che tecnicamente sia possibile tenerli eternamente separati. Dal 2008, il saldo rilevante per accertare il rispetto dei parametri europei sarà perciò calcolato in termini di competenza per la parte corrente del bilancio, mentre tutta la parte in conto capitale sarà presa in considerazione esclusivamente nei movimenti di incasso e pagamento, residui compresi. Questo sistema dovrebbe in teoria garantire l...