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venerdì 21 dicembre 2007

Eccesso di velocità

E' passato ormai qualche anno da quando un ministro dell'interno propose la creazione di una sorta di task force per la redazione finalmente comprensibile delle norme di legge. Un gruppo di giovani giuridicamente preparati ma, ancor meglio, di fluida esposizione scritta, pronti a far notte pur di tradurre in una lingua comprensibile ai più ciò che la Gazzetta Ufficiale è tenuta a pubblicare quotidianamente e che si fa una gran fatica a leggere sino in fondo. Si rendeva conto, quel ministro, che era divenuto impossibile riformare dall'interno un processo di scrittura ormai oscuramente consolidato, se non forzando la serratura della porta d'ingresso e impossessarsi della procedura manu militari, impedendo poi a penne contaminate di rovinare questo benedetto lavoro di chiarezza. Tuttavia, il colpo di mano non riuscì. E ce ne accorgiamo ancor oggi, una volta alle prese con i milleduecentouno commi della Finanziaria appena approvata. Rassegnati a navigare tra rimandi a norme antiche e modifiche a decreti appena approvati, speriamo che almeno la stampa specializzata ci dia una mano per decifrare questo moderno Codice Da Vinci. Purtroppo, la fretta di pubblicare gioca scherzi molto brutti anche ai migliori. Capita così che, in rapida sequenza, il sito web del Lenzuolo rosa (che, peraltro, si è ravveduto benché solo in corsa), la prima pagina dell'inserto odierno dello Struzzo giallo e addirittura i titoli di qualche notiziario televisivo spaccino come verità rivelata la seguente notizia: dal 1° gennaio 2008, i ruoli per sanzioni relative alle violazioni del Codice della Strada dovranno essere emessi, a pena di decadenza, entro due anni dalla sanzione, non più entro cinque. Cito letteralmente da ItaliaOggi: "Dal prossimo anno si riduce il termine di notifica entro il quale le cartelle di pagamento relative a violazioni al codice della strada. (il periodo è monco, ma il senso è evidente. NdR) Il comma 153 del ddl finanziaria 2008 infatti, opera un'aggiunta all'articolo 3 del decreto legge n. 203/2005 (il collegato alla Finanziaria 2006), disponendo un nuovo comma 35 bis. Secondo tale nuova disposizione, a decorrere dal prossimo 1° gennaio 2008, gli agenti della riscossione non potranno svolgere attività finalizzate al recupero di somme, di spettanza comunale, che siano iscritte in ruoli relative a sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada, per i quali la cartella di pagamento non era stata notificata entro due anni dalla consegna del ruolo. Come si vede, il termine dai cinque anni attualmente in vigore, si riduce a due anni." Senonché, quel comma (scritto male come pochi altri) dice una cosa affatto diversa. Infatti, ciò che è sfuggito a una lettura evidentemente frettolosa è un breve inciso: "alla data dell'acquisizione di cui al comma 7", messo lì apposta dal legislatore per depistare i malcapitati lettori. E da questo inciso dipende la comprensione dell'intero comma. L'acquisizione a cui si fa riferimento è quella operata da Equitalia Spa nei confronti delle società concessionarie del servizio nazionale della riscossione nell'ambito della riforma complessiva del sistema della riscossione che assegnava all'allora denominata Riscossione Spa il monopolio dell'attività. Questa procedura si è ormai esaurita e, con il nuovo comma 35-bis, si intende semplicemente chiudere una procedura sfuggita di mano ai concessionari, i quali pur avendo ricevuto in tempi regolari i ruoli dagli enti locali, non avevano emesso le corrispondenti cartelle esattoriali, creando così le premesse per una messe di ricorsi dei quali i comuni non erano certamente responsabili. Ora il legislatore blocca ogni azione esecutiva dei concessionari. Se ne occuperà direttamente Equitalia Spa? Oppure i comuni dovranno far fronte anche a questo minor gettito? In ogni caso, di sanatoria amministrativa si tratta. Tranquilli, dunque. La disciplina della decadenza per l'iscrizione a ruolo delle sanzioni in questione non è cambiata, restando di cinque anni dall'elevazione (art. 28, L. 689/1991). Speriamo che, nel frattempo, a nessuno sia andato di traverso il panettone.

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