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giovedì 13 dicembre 2007

Il giorno della marmotta

Trovato l'inganno, fatta la legge. Il rovesciamento a tutto giro del più trito dei luoghi comuni sull'italico opportunismo si è, oggi, avverato. Incredibilmente, perché storicamente il legislatore si è sempre posto il problema di come costruire una norma che non fosse manifestamente eludibile, senza però illudersi (conoscendo alla perfezione lo spirito d'iniziativa che alberga dalle Alpi in giù) che, trascorse ventiquattrore dalla sua entrata in vigore, l'ingegno aguzzo del destinatario non producesse una risposta efficace per scansare il precetto della legge. Tuttavia, nell'era di internet, le vere rivoluzioni partono dal basso, anzì, cominciano all'incontrario, poiché, quando una norma è ancora in formazione, chi ne scruta i primi esiti scovando nella rete bozze, ipotesi e brogliacci può già intravedere margini di scappatoia prima ancora che la Gazzetta Ufficiale informi l'universo mondo che il provvedimento è infine realtà. Allora, il fortunato esploratore elabora la sua proposta e, come i bimbi a S. Lucia, non vede l'ora di raccontarla al mondo intero. Non più tardi di due settimane fa, lo Struzzo giallo diede prova di astuzia dedicando un'intera pagina all'ipotesi concreta di trasformare la neutra detrazione ICI a carico dello Stato (una delle poche norme del DDL blindate sin dall'origine dal Governo) in un'occasione per ottenere quote aggiuntive di trasferimenti senza violare alcuna norma e, soprattutto, senza pesare di un solo euro sulle tasche dei propri contribuenti. Ne parlammo con interesse anche su queste pagine, perché si trattava di una proposta concreta, da valutare con estrema attenzione, certo, ma, a patto di avere a disposizione una banca dati aggiornata degli immobili e dei rispettivi titolari, nonché una detrazione 2007 superiore al minimo di legge, realmente vantaggiosa e, osiamo, addirittura virtuosa. Di certo meno spudoratamente disonesta del recente taglio di trasferimenti, operato senza ritegno utilizzando meri rapporti proporzionali, basati oltretutto su stime clamorosamente sopravvalutate. Purtroppo, anche il legislatore, ogni tanto, legge i quotidiani. E quel giorno si deve essere reso conto che, con una norma siffatta, stava per consegnare agli enti più scaltri le chiavi del tesoretto. Con un blitz che ricorda manovre belliche d'altri tempi, gli ci è voluto un attimo per realizzare le conseguenze di un generalizzato crollo delle detrazioni comunali e mettervi rimedio. Se vi armate di pazienza e vi andate a cercare il testo dei tre maxi-emendamenti sottoposti alla fiducia della Camera, troverete nei meandri dell'art. 3 il seguente comma: "288. L'ammontare del trasferimento compensativo riconosciuto in via previsionale e dell'eventuale conguaglio spettanti a ciascun comune, a fronte della diminuzione del gettito dell'imposta comunale sugli immobili che deriva dall'applicazione del comma 2-bis dell'articolo 8 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, introdotto dal comma 5, è determinato con riferimento alle aliquote e alle detrazioni vigenti alla data del 30 settembre 2007." Capito? Qualsiasi manovra dell'ente per ridurre la detrazione sarà interamente a scapito dei contribuenti. Inoltre, ma tecnicamente non ve n'era alcuna ragione, si precisa che anche le riduzioni di aliquota produrranno un minor gettito tutto a carico dell'ente locale. Credo si tratti del primo caso, in assoluto, di legiferazione a causa di stampa. Se ci sarà ancora una prossima volta, forse è il caso usare metodi carbonari, e far circolare le notizie come fossero segreti militari.

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