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Visualizzazione dei post da giugno, 2007

Ladri di biciclette

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Una nuova indagine sui conti degli enti locali, stavolta promossa dall'istituto di credito Dexia Crediop e pubblicato a stralci dallo Struzzo giallo nei giorni scorsi, cerca di dimostrare un assunto di rilievo: le entrate correnti non hanno subito significativi incrementi nell'ultimo quinquennio, poiché in corrispondenza di un inasprimento delle aliquote dei tributi locali è intervenuta una compensazione sostanzialmente identica, ma di segno opposto, nei trasferimenti statali. In verità si va oltre, poiché si sostiene che i dati dei rendiconti dal 2001 al 2005 indicherebbero una maggiore autonomia tributaria locale, benché poi frustrata dalle minori risorse erogate dallo Stato. Su quest'ultimo punto ci sarebbe però da fare un'osservazione che, effettivamente, porta a dimostrare l'esatto contrario, e cioè che l'autonomia fiscale è casomai stata messa in un angolo. La buona performance delle entrate del titolo I infatti è decisamente influenzata dalla voce "...

Avanzi

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Il finale di partita è proprio da ridere, se non ci fosse da piangere. Il totale degli avanzi di amministrazione accumulati dai Comuni soggetti al Patto di stabilità (e non applicati, proprio per il vincolo che da quest'ultimo deriva) ammonta a circa 4,5 miliardi di euro. L'ANCI ha chiesto, a più riprese, di sbloccarne almeno il 10%, quest'anno: cifra più che ragionevole e appena necessaria a realizzare qualche progetto minore di investimento. Anche l'Assemblea nazionale di Bari sarebbe dovuta servire a trovare finalmente il bandolo della matassa e dare almeno un segnale di opportunità. Oggi il Consiglio dei Ministri ha deliberato: " Art. 2 (Utilizzo quota avanzo di amministrazione) 1. Non sono computate tra le spese rilevanti ai fini del patto di stabilità interno relativo alle province e ai comuni che negli ultimi 3 anni hanno rispettato il patto di stabilità interno le spese di investimento finanziate nell’anno 2007 mediante l’utilizzo di una quota dell’avanzo d...

Efficienza d'Albione

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Oltremanica i problemi degli enti locali non sono così differenti da quelli che si affrontano qui, quotidianamente. Eppure, chi ha avuto la possibilità (e la fortuna) di vedere da vicino l'attività di un ufficio finanziario di una municipalità inglese riporta un diverso senso dell'esperienza amministrativa. Ho riletto con immutato piacere un breve saggio di Stefano Pozzoli sul numero di gennaio di Azienditalia . E' il resoconto (tecnico, certamente, ma davvero concreto) di un'osservazione effettuata da molto vicino di come il Chief Financial Officer rappresenti solo un lontano parente del Responsabile di ragioneria. Non tanto per i compiti da svolgere, in fondo assimilabili poiché le risorse da gestire sono pubbliche anche nel Regno Unito. Quanto per tipologia di responsabilità, che quaggiù sono tutte legate a una visione amministrativista del ruolo e lassù, al contrario, rispondono a una logica strettamente efficientista, dove ciò che conta sul serio è il risultato fi...

Nell'acquasantiera

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La benedizione governativa di una norma agevolativa stavolta non è servita. Da Bruxelles fanno sapere che gli immobili posseduti dagli enti ecclesiastici, quando sono utilizzati per lo svolgimento di un'attività commerciale, non possono beneficiare di alcuna facilitazione fiscale. Compresa l'ICI. E dunque partirà una procedura di infrazione a carico dello Stato italiano perché questa benedetta concorrenza non è libera se per qualcuno costa di meno, a prescindere. Non che ci fossero dubbi sull'inconsistenza della pretesa clericale. E però. La lettera della norma attualmente in vigore, l'art. 7, comma 1, lettera i), del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 504, è stata interpretata autenticamente dall'Art. 7, comma 2-bis, del D.L. n. 203/2005 (comma modificato, per l'occasione, dal D.L. Bersani dello scorso luglio) e dispone che: "2- bis . L'esenzione disposta dall'articolo 7, comma 1, lettera i) , del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, si intende ...

Il conto della serva

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Sono davvero maturi i tempi per una comunicazione di approfondimento tra Amministrazione locale e cittadino? Voglio dire, se dal vostro municipio cominciassero a diffondersi documenti dettagliati ma chiaramente leggibili sul lavoro svolto da Giunta e Consiglio, avrebbero successo? Me lo chiedo, perché per quanto sia convinto che il traguardo della rendicontazione sociale è uno dei più ambiziosi e allo stesso tempo gratificanti che un'Amministrazione possa porsi, resto tuttavia scettico sull'accoglienza che un documento del genere (con tutte le sue complessità) riceverebbe. Nella recente tornata elettorale locale, anche il paese dove risiedo è andato al voto. Delle quattro liste in lizza, solo una aveva inserito nel suo programma (nella forma estesa, da affiggere all'albo, ma anche nei volantinaggi sintetici pre-elettorali) una serie di iniziative volte ad aumentare (innanzitutto) e migliorare (in tempi comunque brevi) la comunicazione con i cittadini: sotto forme variegate,...

Colluttazione unilaterale

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L'aria di mare, oltre a mettere un discreto appetito, concilia pure gli animi più esagitati, fino a ieri pronti a guerreggiare senza esclusione di colpi e oggi, magari dopo un piatto di mitili freschissimi annaffiati da un Gravina altrettanto fresco, lestissimi a seppellire l'ascia scordandosi la bellicosità del giorno prima. ANCI e Ministero hanno approfittato dell'ospitalità pugliese per trovare (pare) quell'accordo che sembrava escluso fino a poche ore prima. Sul piatto, oltre al pesce, c'è la possibilità concreta di utilizzare almeno in parte gli avanzi di amministrazione accumulati dai comuni più virtuosi senza incorrere nelle sanzioni per mancato rispetto del Patto di stabilità. Da un lato, la posizione rigidissima di Palazzo Chigi si è ammorbidita a tal punto da ipotizzare una rettifica alla Finanziaria 2007, reintroducendo il doppio binario competenza-cassa per determinare i saldi del Patto rispettivamente per le spese correnti e per quelle d'investiment...

I lanzichenecchi

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E' vero che, quando c'è di mezzo il vil denaro, vale sempre il noto motto: " Franza o Spagna, purché se magna. " Però qualcuno dovrà pure offrire una spiegazione più articolata di un'affermazione come la seguente (pronunciata dal Ministro per gli Affari regionali Linda Lanzillotta): " L'autonomia degli enti locali non viene in alcun modo limitata dagli sgravi (sull'ICI relativa all'abitazione principale, NdR)." Anche perché pare che la rappresentanza dei sindaci d'Italia convenuta in Puglia per l'assemblea nazionale dell'ANCI non abbia battuto ciglio, forte della garanzia che a fronte del mancato gettito l'erario erogherà una quota integrativa di compartecipazione all'IRPEF. Siccome questa soluzione è stata fin dall'inizio l'unica plausibile (per quanto poco condivisibile), dato che il bla-bla ininterrotto di ministri, sottosegretari e, financo, presidenti del Consiglio sempre lì puntava, alla mossa d'effetto...

Black bloc

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Ventate di Seattle anche nei Comuni italiani. Dopo il reiterato silenzio del Governo sulla proposta avanzata a suo tempo dall'ANCI per garantire agli enti virtuosi l'utilizzo di una quota degli avanzi di amministrazione fin qui accumulati, per contenere l'impatto del Patto di stabilità 2007, tira aria di disobbedienza dal Manzanarre al Reno. Anzi, il silenzio si è concluso lo scorso lunedì, dopo che, durante l'ennesimo confronto tra Palazzo Chigi e i rappresentanti delle autonomie, è stato pronunciato a chiare lettere il ' non possumus ' che tanto queste ultime temevano. Il palpabile malcontento degli enti soggetti al Patto (poco meno di duemila) nasce dalla precisazione, intervenuta dopo l'approvazione della Finanziaria 2007, che i risultati positivi dei rendiconti sono considerati al pari di tutte le altre entrate nella determinazione dei saldi 2007 e che, dunque, non possono essere utilizzati come risorsa per ridurre l'indebitamento (ovviamente senza ...

Rose nel deserto

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A coloro i quali sono ancora convinti che 'pubblico' è bello, il Ministero dell'Economia e delle Finanze provvede a recapitare una nuova amara missiva. Con la messa a disposizione dei dati relativi alle scelte sulla destinazione del 5 per mille dell'IRPEF 2005 (effettuate con le dichiarazioni dello scorso anno) è possibile finalmente verificare quanti hanno dato fiducia al proprio Comune e quanti, invece, hanno preferito il più sicuro approdo di ONLUS e enti di ricerca di rilevanza nazionale. Prendo ad esempio di questa rapida analisi l'elenco dei comuni della mia provincia (inviato con solerzia dal presidente della corrispondente associazione di enti), per un totale di circa 740.000 contribuenti, i quali hanno espresso nel 9,72% dei casi l'intenzione di assegnare al Comune di residenza fiscale la quota IRPEF per finalità sociali. Questa percentuale sale al 12,6% se, più correttamente, si prendono in considerazione esclusivamente i contribuenti per i quali risu...

Le mani nella marmellata

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Ora che nessuno più dubita della definitiva affermazione della magistratura contabile come principale attore del controllo sulla gestione degli enti locali, sarebbe necessario un deciso passo indietro da parte di tutti i comprimari che da posizioni diverse chiedono ai comuni durante tutto l'anno finanziario l'invio (quasi sempre in via esclusivamente telematica, ma non necessariamente, pensando ai certificati al bilancio di previsione e al conto di bilancio) di una copiosa messe di dati sull'utilizzo dei quali cala dopo poco una coltre di nebbia fittissima, sollevata di quando in quando dalla notizia, ad esempio, che l'ISTAT ha pubblicato un'indagine sui rendiconti di comuni e province (ora è disponibile quella relativa ai consuntivi del 2005 ). Le indagini che tutti questi numeri possono produrre sono pressoché infinite. Al contrario, purtroppo, ciò che negli uffici degli enti è vissuto come un lungo susseguirsi di duplicazioni, dall'altra parte, quella riceven...

Ufficio con vista

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E così scopriamo che tre software su dieci, nella pubblica amministrazione, non sono autentici. A dire la verità mi aspettavo un dato peggiore da un'indagine a tappeto fatta apposta per verificare quanti applicativi regolarmente licenziati circolano negli uffici pubblici. Ammetto che una così elevata sfiducia nella gestione informatica è anche basata sull'esperienza diretta. Nel senso che conosco bene ambienti di lavoro in cui i principali pacchetti per la gestione dei documenti sono condivisi tra utenti che pure non ne hanno acquisito la regolare licenza. Vorrei peraltro fare un po' di mente locale per stabilire quali siano effettivamente questi software così diffusamente piratati. Sono i soliti, mi sa. Quelli della casa di Redmond. Quelli del 'nerd' più ricco del mondo. Anche perché i gestionali con i quali gli uffici ogni giorno lavorano sono proprietà delle più disparate società di sviluppo e non sono di certo soggette a facili operazioni di replica da un compu...

Area di rigore

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Nella colonna domenicale prenotata dal Prof. Enrico De Mita sul Lenzuolo rosa si dibattono periodicamente temi caldi intorno al sistema tributario italiano, con la consapevolezza che nulla è più instabile della fiscalità nazionale, in balia com'è di ministri in successione, giurisprudenza cangiante e interpretazioni prepotenti. Così, quando la settimana scorsa è apparso un pezzo dedicato alle aree fabbricabili e all'ICI (ma non solo) non ci siamo stupiti di leggere, nell'ormai nota prosa algida e sintetica, che è venuto il momento di venire a patti con l'incostituzionalità della definizione legislativa delle aree in questione. Nasce tutto da una pronuncia della Commissione tributaria regionale del Lazio che ha scelto di trasferire il problema sulle larghe spalle della Consulta, chiarendo che la sua posizione è netta: un qualsiasi terreno inserito da un piano regolatore (o da un altro strumento urbanistico generale) tra quelli suscettibili di edificabilità non può, per c...

Gli spietati

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Confermando la celerità già osservata pochi mesi fa per le Linee guida sui bilanci di previsione 2007, con la pubblicazione di quelle sui rendiconti 2006 di Comuni e Province la Corte dei conti chiude il cerchio della fase preliminare dei controlli economico-finanziari. Come già nello scorso mese di aprile, la patata passa (ed è un tubero che scotta sul serio) ai revisori di ciascun ente. La struttura dei questionari approvati quest'anno non si discosta clamorosamente da quella del 2006 per i rendiconti 2005. I doverosi aggiustamenti successivi alla concreta esperienza delle sezioni regionali ha prodotto un documento, come sempre nelle versioni standard (per comuni sotto i 5.000 abitanti) e extra-large (per tutti gli altri), dal quale la magistratura dovrebbe ricavare informazioni sufficienti esercitare quel ruolo di auditing semi-ufficiale che preluderà (forse) a un nuovo controllo sistematico della gestione negli enti locali. Diciamo dovrebbe, nel senso che tutte le informazioni ...

Amarcord

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Le soluzioni legislative favorevoli al contribuente sono sempre benvenute. Troppe volte ci sentiamo dire che, anche a livello locale, il rapporto tributario tra pubblica amministrazione e cittadino è, a essere estremamente ottimisti, difficile. D'altra parte, gli amministratori, quando possono, si muovono all'interno di regole fissate da norme di legge che offrono esplicitamente una certa elasticità. Soprattutto l'ICI è stata, in questi anni, croce e delizia di coloro che, destreggiandosi tra aliquote agevolate, detrazioni concesse a soggetti in condizioni particolari e il resto dell'armamentario a disposizione, dovevano versare il tributo sbagliando il meno possibile. Mi rendo conto che non poche maledizioni sono partite all'indirizzo di questo o quel Sindaco, soprattutto da parte di consulenti e studi commerciali per conto di clienti residenti in comuni diversi. E' però vero che, almeno nella maggior parte dei casi, si è sempre trattato di ridurre il carico fi...

Palla al balzo

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In Italia, gli stadi di calcio sono come luoghi di culto. Non solo nel senso che, spesso, la propria squadra del cuore è oggetto di adorazione religiosa, assimilandola a pratica di fede. E' infatti probabile che da un censimento parallelo chiese-stadi emerga un sostanziale pareggio se non un due in schedina. Con la differenza che la manutenzione delle prime è affidata al buon cuore dei praticanti, mentre quella dei secondi non ha mai avuto un padre solo. Poiché gli impianti sportivi sono per lo più di proprietà dell'ente locale, i problemi sono correttamente (anche da un punto di vista strettamente giuridico) girati a quest'ultimo. Le società che di quegli impianti fanno buon uso nei vari campionati ne raccolgono i frutti attraverso i non lauti incassi del fine settimana. Quando si sale di categoria, però, questa equivalenza dal sapore campanilistico perde progressivamente di valore. L'aumento dei tifosi si accompagna ad un peggioramento del loro tasso di civiltà medio...

Duri d'orecchio

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Dovrebbe rappresentare un giardino, rigoglioso di fiori e colori. Visto in bianco e nero, nelle pagine di un quotidiano, ha semplicemente l'aria e i contorni di un labirinto. E non ci scherzerei sopra. Si tratta del logo che accompagna la presentazione della 24a Assemblea nazionale dell'ANCI, quest'anno splendidamente proposta a Bari. Quella del labirinto è forse la metafora più azzeccata da qualche mese a questa parte. Difficilmente potrò essere smentito se sostengo che le amministrazioni locali si sono infilate (non necessariamente da sole, ovviamente) in un dedalo di vincoli giuridici e non dal quale è davvero arduo sperare di uscire senza danni. Per i comuni sopra i 5.000 abitanti il minotauro è senz'altro rappresentato dal Patto di stabilità (fantastico ibrido di delicati equilibri politici europei e striminziti saldi contabili locali). Il can-can sulla richiesta da parte di sindaci esasperati di utilizzare almeno in parte gli avanzi di amministrazione accumulati n...

I lunedì al sole

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Da che mondo è mondo, l'autorevolezza si conquista. In regalo, pare, non l'abbia mai ricevuta nessuno. Talvolta, però, sembra che, una volta acquisita la patente di esperto, ci si dimentichi di rinnovarla a scadenze regolari, quantomeno per non essere beccati al primo controllo. E infatti. Il Lenzuolo rosa, da qualche tempo molto interessato ad approfondire i problemi e i rovelli della finanza locali, spende tutto il suo carisma (e 'spendere' ha risvolti più che metaforici) per anticipare, analizzare, in una parola, informare sulle novità del nostro caleidoscopico mondo. A parte la linea editoriale dei periodici specialistici, che essendo in abbonamento predica necessariamente ai convertiti, il massiccio incremento di pagine dedicate agli enti locali farebbe presupporre un'altrettanto consistente rigore nel proporre commenti e approfondimenti. Invece, non è la prima volta che, accanto a seri e innovativi spunti di discussione come, ad esempio, quelli proposti di qua...

Sotto a chi tocca

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Il 'Fai da te' come regola operativa è uno dei capisaldi di ogni ufficio ragioneria che si rispetti. Non scherzo, ovviamente. Bisogna sempre inventarsi qualche espediente per impedire che le impenetrabili norme giuridiche blocchino sul nascere l'attività amministrativa. Ciò non significa violare la legge. Più pragmaticamente, vuol dire spremere le meningi per trovare una concreta via d'uscita quando pare non ve ne sia una, ma senza buttar giù la porta. Questo modus operandi diventa inevitabile quando è l'impudico legislatore a buttarci addosso le sue esigenze obbligandoci a soddisfarle. E se persino la Corte dei conti si fa braccio destro speciale dell'esoso erario, cosa resta a noi se non l'acquiescienza e un volo di fantasia creativa? L'ultima nota dolente giunge dal D.L. 262/2006 (già convertito in legge, appunto) che ha aggiunto al vetusto D.P.R. 602/1973 sulla riscossione delle imposte sui redditi un articolo (48-bis) che recita così: " Dispos...