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Visualizzazione dei post da 2008

U-Haul

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Stiamo traslocando in una nuova e più accogliente casetta, non più in comodato. Chi ha avuto pazienza sino ad ora, resista solo per poche settimane. Grazie e a presto.

Prezzi pazzi

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Da quando è entrata in vigore, la norma sul blocco dei pagamenti della P.A. ha creato soprattutto confusione. Inizialmente a causa dell´assenza di qualsiasi disposizione attuativa (che aveva dato modo al Ministero di esercitarsi nella sua più frequente abitudine, quella di legiferare per circolari). Infine, dopo che si era giunti alla definizione di un pacchetto congruo di regole snelle e apparentemente efficaci, per effetto della carente struttura informatica messa a disposizione degli enti per comunicare i nominativi dei soggetti sotto controllo, struttura travolta dall´impetuoso (ma prevedibile) flusso di informazioni provenienti da 8.000 comuni impazienti. Ciò che non è mai andato giù agli operatori pubblici è il fatto di dover chiedere a Equitalia Spa ciò che Equitalia Spa sa già (o può comunque agevolmente conoscere) ma non vuole fare lo sforzo di recuperare. Per ora, su questo versante, nulla è cambiato, tranne la migliore accessibilità del sito informatico, evidentemente adegua...

I ricchi e i poveri

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L’inafferabile ministro della Funzione pubblica ha ormai messo le mani dappertutto e si sta muovendo con così poca discrezione che, ormai, la rivoluzione prossima ventura della pubblica amministrazione o sarà epocale o sarà seppellita da una fragorosa risata. Poiché di parole se ne susseguono a fiumi ormai da un decennio (dall’ultima volta, cioè, in cui si verificarono dei fatti: leggasi Bassanini e le sue leggi di semplificazione), attenderei prima di gridare al miracolo. Sempre pronti tuttavia a giudicare con ammirato entusiasmo gli eventuali esiti positivi delle mille attività contemporaneamente messe in cantiere. Quella che ho appena intravisto in un breve pezzo di spalla sullo Struzzo giallo rappresenterebbe (notate l’insistenza del condizionale) un vero e proprio spartiacque nella gestione amministrativa degli enti locali. Mi riferisco alla ventilata abolizione del bilancio di previsione per i “piccoli comuni”. La questione, messa in questo modo, non è neppure troppo chiara. Da u...

In una botte di ferro

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Il buongiorno si vede dal mattino. Di Napoli, per di più. Una volta approvato, il testo del decreto-legge fiscale che cancella in un baleno l’ICI sull’abitazione principale è stato rapidamente secretato, per apparire in forma del tutto ufficiosa su qualche benevolo sito, a registrazione per fortuna gratuita. A disposizione dunque dell’assetato pubblico di operatori comunali, ancora frastornati dalle notizie trapelate negli ultimi giorni sul rimborso del minor gettito, ma non solo. A informare i contribuenti, infatti, ci aveva già pensato la stampa specializzata con schemi, tabelle e tutto il consueto apparato per spiegare in termini comprensibili ciò che vien fuori dalla seduta del CdM. Agli enti locali, malinconicamente, ora che è finalmente stato pubblicato nella raccolta ufficiale, non resta che constatare l’abbandono di qualsiasi velleità di autonomia fiscale. Infatti: a) l’addio all’imposta sulla casa di abitazione non costituisce, nel breve periodo una perdita netta di risorse co...

Hard discount

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In questa frenetica coda d’aprile, vero e proprio supermercato delle scadenze, solo l’imbarazzo della scelta può impedire di fermarsi a riflettere su cosa ciò comporti per il Servizio finanziario medio. Basta ricapitolare mentalmente in rapida successione la concentrazione di appuntamenti che attende gli uffici per rendersi conto che, come diceva il poeta, questo è proprio “ il più crudele dei mesi ”. Escludendo l’eventuale approvazione del bilancio di previsione, che un Ministero in vena di concessioni ha generosamente dilazionato fino alle soglie dell’estate, non c’è settore che non abbia la sua gatta da pelare, più o meno addomesticabile. Dall’invio dei dati sulle collaborazioni coordinate e continuative al recepimento del CCNL 2006-2007, appena sottoscritto (Personale); dalla certificazione del minor gettito ICI alla trasmissione degli elenchi IVA 2007 (Tributi); dall’invio dei dati riepilogativi sulle partecipazioni dell’ente all’aggiornamento degli elenchi dei beneficiari di prov...

Disco fisso

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A chi dovremmo attribuire, ora, le responsabilità maggiori? Alle maestranze preposte alla manutenzione dei server ministeriali oppure all’ottimismo della volontà dei suoi funzionari più illuminati. Alla foga degli enti locali, smaniosi di spendere a piene mani, oppure al completo menefreghismo del monopolista della riscossione locale. Ci sta tutto, in questa vicenda che ormai ha oltrepassato da un pezzo il limite dell’avanspettacolo. Se, per saldare i conti con i propri fornitori, bisogna attendere il ‘nulla osta’ di Equitalia, ci si sarebbe aspettato un accordo bilaterale tra quest’ultima e il ministero per organizzare in modo ordinato e preventivo un flusso di dati nuovo e massiccio. E soprattutto ininterrotto. Invece, ciò che sta accadendo da un paio di settimane rammenta sempre più da vicino gli incubi del miglior Hitchcock. Siccome ci abbiamo provato tutti, non è necessario ricordare le interminabili attese davanti allo schermo, sistematicamente concluse da errori e blocchi. E d...

Niagara

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La linea è ormai tracciata, dunque non è più tempo di stupirsi. Regoliamoci sulla lunghezza d'onda di un ministero che utilizza criteri di valutazione opposti secondo la propria convenienza. La detrazione statale dall'ICI è alla seconda risoluzione in quindici giorni e già la posizione ufficiale si è delineata. Dopo le ampie prove generali, arriva un quesito specifico che riguarda i residenti all'estero, possessori in Italia di un immobile non locato. Spetta anche a loro la detrazione introdotta dalla Finanziaria? Chi ha letto la prima lunga risoluzione di fine gennaio sa che per il Ministero esistono due tipologie di soggetti passivi ICI: quelli che nell'abitazione principale ci vivono realmente e coloro che, per i motivi più disparati, abitano altri fabbricati. Ciò non significa, però, disporre due soli trattamenti. Ricorda la vecchia storia dell'arabo e dell'israeliano: quando si incontrano e discutono, ne escono almeno tre opinioni diverse. Così è anche per...

Senso vietato

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Manca poco meno di un mese e mezzo all'ultima chiamata per il bilancio di previsione 2008 (salvo non improbabili ulteriori rinvii) e le cassandre che battono sulla grancassa del fisco locale come spugna mai sazia si ripresentano puntuali con i loro termometri. Misureranno settimana dopo settimana la temperatura di casse comunali esose, libere di incrementare l'aliquota dell'addizionale IRPEF sino all'impossibile 0,8 per cento. E con finto distacco proporranno, cifre alla mano, il quadro di una finanza locale che sfrutta le opportunità della legge, puntando al massimo profitto con il minimo sforzo (una deliberazione del Consiglio, che volete che sia). Fosse tutto così semplice, non dovremmo neppure commentare questo "contaddizionale", coniato dal Lenzuolo rosa con simpatico cinismo. Si registrerebbe il dato di fatto, scevro di ogni commento, e si passerebbe oltre, come un qualsiasi report di quotazioni borsistiche. Non sfugge, tuttavia, all'osservatore più...

Incubo di mezza primavera

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Come freschi maritozzi il mattino fresco, arrivano ogni tanto, fragranti e di sollievo, le buone notizie. Quella di oggi è certamente la proroga (sino al 31 dicembre 2008) dell'invio telematico dei dati relativi alle utenze TARSU/TIA, previsto dal provvedimento dicembrino che tanto ci aveva fatto sobbalzare. Sul sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze, da oggi è possibile ammirare il testo (brevissimo) della nuova deliberazione rettificativa che ci fa tirare il fiato per qualche mese. Siamo sempre nel regno della boutade , poiché le motivazioni addotte dall'Agenzia delle Entrate per giustificare il rinvio sono le seguenti: " Tale proroga, che modifica il termine fissato al 30 aprile 2008 dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 14 dicembre 2007, è accordata in considerazione del breve tempo a disposizione dei comuni e delle imprese che gestiscono lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani per la comunicazione dei dati relativi all’anno 200...

Responsabilità condivise

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Nel segno di una lineare interpretazione normativa, la Funzione pubblica sforna a ripetizione pareri sulla recente Finanziaria, anche quando l'ente che ha proposto l'interpello aveva chiesto lumi su un altro argomento. Tuttavia, questa bulimia insospettabile è di sicuro aiuto dopo l'ennesima mini-rivoluzione ad opera della manovra 2008. Nel parere n. 6/2008 dello scorso 28 gennaio il tema centrale è la possibilità di attingere a una graduatoria concorsuale ancora vigente per poter assumere a tempo indeterminato a copertura di un posto vacante in dotazione organica. Per l'UPPA, il fattore discriminante (in favore dell'ente) è l'aver previsto il posto prima di aver bandito il concorso. In linea generale, il tema non ha necessità di essere sviscerato oltre. Ciò che conta davvero sono le condizioni per poter procedere all'assunzione, che non dipendono in ogni caso dalla teorica possibilità confermata dal dipeartimento. Il comune non è soggetto al Patto di stab...

Scienze esatte

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Che strana razza, i vicesegretari. Ibrido non indispensabile tra dirigenti e quadri, appare all'orizzonte con l'unica concreta ragione di sostituirsi all'autentico titolare quando quest'ultimo non può essere presente. Ne discende un rapporto affatto speciale tra lui (o lei) e l'ufficio contratti. Quest'ultimo deve sottoporre all'attenzione del vice le scritture da rogare nel periodo di assenza del titolare. E' anche la sua funzione, ora. E non vi si può sottrarre. Con un pizzico di malizia in più possiamo dire che è l'unica funzione amministrativa, intesa in senso stretto. L'assistenza in Giunta e in Consiglio, infatti, rappresenta una mera cortesia con poche conseguenze sulla concreta gestione, data l'assenza ormai decennale di qualsiasi parere di legittimità sulle deliberazioni degli organi collegiali. Se ne ricava, cioè, la sensazione di una categoria di notai in sedicesimo che, non riuscendo a convincere il Sindaco della necessità di affi...

Una goccia nel mare

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Nella guerra civile degli emolumenti arretrati, agli uffici tecnici tocca perdere una decisiva battaglia, a proposito di un controverso emolumento: l’indennità di vigilanza. Non che fosse mai stata contrattualmente in discussione. Fin dal 1987, con il D.P.R. n. 268 (allora non ci si poteva ancora definire privatizzati, dunque senza un decreto presidenziale non c’era alcun CCNL in vigore), è prevista un’indennità destinata esplicitamente al personale dell’area vigilanza che svolge funzioni di: polizia giudiziaria, polizia stradale, e ausiliarie di pubblica sicurezza, a patto che il Prefetto abbia attribuito a quei dipendenti la qualità di “ agente di pubblica sicurezza ”. Si tratta naturalmente dell’esito della legge quadro n. 65/1985 sulla polizia municipale che anche di questo si occupava esplicitamente. Ora, alla Corte dei conti veneta è stato sottoposto un preciso quesito in ordine alla spettanza di quell’indennità a favore del personale dell’ufficio tecnico comunale che svolge funz...

Il guardiacaccia

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Quando cominciano a mettersi in moto certi meccanismi, fermarli diventa realmente complicato. Nei mesi dell'avversione nei confronti di tutto ciò che sa di politica, il legislatore ha messo in cantiere una lista non esaustiva di norme (quasi tutte confluite nell'ultima Finanziaria) destinate a tamponare quella che sembra diventata un'emergenza nazionale, ben più del cumulo di spazzatura che ristagna nei pressi del Vesuvio. Il variegato elenco è perlopiù costituito da specchietti per le allodole, difficilmente traducibili in consistenti e duraturi contenimenti di spesa. Quelli passibili di efficacia, guardacaso, sembrerebbero essere quelli destinati a limitare una serie di costi a carico delle Amministrazioni locali, per i quali si sarebbe addirittura già quantificato l'impatto positivo sul bilancio consolidato della P.A. Ad esse, tuttavia, se ne aggiunge una che ambiguamente vincola pubblico e privato insieme, producendo effetti ancora non misurabili sull'economia n...

Caos calmo

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Ossimoro per ossimoro, anche l'INPDAP ci introduce ad almeno un paio di interessanti considerazioni sulla recente Finanziaria e le conseguenze in termini pratici per gli uffici personale. E' tutto contenuto nella tradizionale nota circolare di inizio anno che si premura di fare il punto sulle nuove disposizioni che possono interessare i gestori delle risorse umane nelle amministrazioni pubbliche. E' un testo corposo dal quale estraiamo due punti che, in realtà, sono più collegati di quanto possa sembrare. Al punto 6 si ricorda che l'art. 1, c. 217, L. 244/2007 ha prorogato di quattro mesi (dal 31 marzo al 31 luglio) il termine per la presentazione del Mod. 770, già dal 2008. Manca però un'osservazione decisiva e cioé: il rinvio riguarda esclusivamente il 770 ordinario, mantenendo al 31 marzo il termine per il 770 semplificato, inviato dalla maggioranza degli enti locali. Se si è trattato di svista o di scelta consapevole non è ancora dato sapere. Di certo, quella s...

Le facce toste

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La grama esistenza dei giudici del lavoro, che affogano in cause frustranti la cui durata è paragonabile solo a quella dei tribunali civili, è talvolta risollevata dalla moda del secolo: le cause per ' mobbing '. Poiché dell'istituto vessatorio per eccellenza ancora non esiste (almeno nel diritto italiano) una definizione normativa che ne possa circoscrivere l'ambito e chiarire l'attribuzione di responsabilità, ogni volta che quel vocabolo è utilizzato per chiedere risarcimenti pecuniari o riammissioni in servizio i tribunali devono inventarsi letteralmente una giurisprudenza che non c'è e che, nel suo accumularsi, si fa appunto norma. E' come se, per un lungo istante, si instaurasse in Italia un regime di ' common law ', confinato alla risoluzione delle angherie subite dai lavoratori. Pubblico e privato, in questo caso, sono categorie di riferimento senza più alcun valore, senza quei confini che qualcuno vede ancora così netti (a favore, ovviamente,...

Il cacciatore di aquiloni

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L’ossessione nazionale per le tasse (che non piacciono a nessuno ma che, se non altro, rappresentano un male necessario) è come un filo di seta, sottile ma resistente, che collega senza distinzione ogni soggetto politico ed economico. Tutti disposti a fare carte false pur di ottenere qualsiasi vantaggio fiscale. Non che ciò sia un male. Ma quando l’obiettivo rasenta pericolosamente l’elusione, il giudizio positivo si stempera e fa posto a una sensazione di inafferrabilità. Per questo motivo una sentenza della Corte di Cassazione funge da tisana istituzionale, a calmare i bollenti spiriti e, soprattutto, a impedire impropri assalti alla diligenza. C’è di mezzo, come ormai accade di frequente, un avviso di accertamento Ici. A riceverlo è stata una società per azioni il cui oggetto sociale è la produzione di energia elettrica. Ciò che dovrebbe convincere i giudici del diritto all’esenzione della società sarebbe il fatto che quest’ultima agisce in qualità di società partecipata da enti lo...

Non iniziate la rivoluzione senza di me

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Ci voleva proprio questa risoluzione . Per accelerare i flussi di adrenalina. Per entrare finalmente nel merito della questione. Per continuare a polemizzare con il nostro Ministero favorito. La detrazione statale ICI non è ancora stata concretamente applicata e già stanno nascendo dubbi e problemi a iosa sulla sua portata. Non potrebbe essere altrimenti, data l’assenza di qualsiasi disposizione attuativa ad accompagnare la norma principale. E, poiché dubitiamo che il decreto ministeriale da emettere entro il 28 febbraio vada oltre i prestabiliti confini della forma e del contenuto dell’autocertificazione sul minor gettito d’imposta, sapevamo che presto o tardi l’Agenzia delle Entrate avrebbe sciolto qualsiasi riserva e si sarebbe pronunciata. Attenzione, però. Questa circolare va maneggiata con cura, poiché affronta solo alcuni aspetti della questione, in particolare legati alle fattispecie soggettive che possono usufruire dei benedetti 200 euro. Per tutto il resto, aspettatevi (aspet...

Non è un paese per vecchi

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Il cicaleccio di queste settimane intorno alla detrazione statale sull'ICI (disposizione che, prevedo, non ha ancora finito di sorprendere) ha distratto gli operatori dalle conseguenze di una piccola, indispensabile rettifica che la Finanziaria 2008 ha apportato al regime di gestione del servizio di smaltimento rifiuti. La mobilitazione autunnale che aveva chiesto con forza la proroga di un anno del regime TARSU per evitare di finire tutti, indistintamente, nella fornace della tariffa Ronchi, ha avuto infine successo. Ma si è trattato di un semplice ritocco cosmetico che, lasciando immutata la situazione di partenza, non rappresenta in alcun modo il necessario salto di qualità che ci attendevamo. Infatti, mantenere ancora per un anno il sistema di prelievo attualmente in vigore, che significa nella sostanza rimanere in regime TARSU, è doppiamente inutile se: a) non si danno tempi altrettanto certi per l'avvio della tariffa regolata dal Codice dell'Ambiente; b) non si autori...

L'uvamaro

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La solfa è uguale, anno dopo anno. Non cambia perché la disciplina generale è immutata da anni. Però, quando il legislatore ci comunica che i trasferimenti dell’erario per l’anno in corso sono determinati in base alla Finanziaria 2007 (che rimanda alla Finanziaria 2006 che rimanda alla Finanziaria 2005, ecc., in un delirio di scatole cinesi) ne sappiamo esattamente quanto prima. Cioè non possiamo stimare con sufficiente e valida approssimazione l’importo da iscrivere a bilancio. Non possiamo semplicemente perché, insieme alle leggi di bilancio statale, ci sono innumerevoli altri interventi normativi che minano il valore già aleatorio dell’anno prima e lasciano senza bussola gli operatori. Non fosse bastata la vicenda dei tagli per l’extragettito ICI previsto dal D.L. 262/2006 (sui quali torniamo subito), ci ritroviamo anche quelli che derivano dalla mannaia sui costi della politica. Tra Comunità montane che spariscono (forse) e beni strumentali che vanno razionalizzati, si dovrebbero r...

L'abrogazione

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Era iniziato tutto con una norma del Collegato fiscale. A ottobre, il D.L. 159/2007 aveva proposto agli enti locali lo stanziamento di una somma (non molto cospicua, a dire la verità) da distribuire lungo il triennio 2007-2009 per alleviare dagli oneri spesso esosi richiesti dagli istituti di credito (e dalla Cassa DD.PP. Spa, in modo particolare) per estinguere mutui e prestiti. Novanta milioni di euro ancora inservibili, poiché il decreto ministeriale con il quale gli enti dovrebbero certificare i costi sostenuti per l'estinzione delle passività, previsto entro il 30 ottobre 2007, è rimasto nel cassetto del Viminale che ancora non sappiamo se rimarrà chiuso fino a primavera oppure no. Sto pensando maliziosamente anche ai futuri decreti ex Finanziaria 2008, in particolare a quello sulla detrazione statale ICI, e non provo belle sensazioni. In ogni caso, si tratta di un commendevole tentativo di spingere gli enti locali a liberarsi virtuosamente dei propri debiti pluriennali, poic...

La fossa del leone

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Esistono forme di pentitismo che nessuno penserebbe di associare alla delinquenza meglio organizzata. Sono quelle che non si manifestano esplicitamente, con la contrizione di parole riparatorie, ma attraverso comportamenti di segno opposto, con l’obiettivo di rimediare ai danni prima procurati. In questo modo, purtroppo, sfugge ai più l’errore originale e pare che il pentito sia sempre stato virtuoso. Ciò che si legge a proposito del Patto di stabilità 2008 rientra in questa categoria dello spirito e, per giudicarne serenamente gli esiti, andrebbe almeno collocato nella sua corretta dimensione temporale. Se, da quest’anno, gli enti soggetti al vincolo di Maastricht sono tenuti a fare i conti con la competenza mista (o ibrida secondo un’altra, non indispensabile versione) nel calcolo del saldo rilevante, devono ringraziare innanzitutto chi, con forza evidentemente convincente, per prima la propose come soluzione: l’ANCI. Nella Conferenza Stato-Città che diede il via libera all’ormai not...

Nata libera

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Gli spiriti animali potranno liberare tutta la loro intensità, d’ora in poi, anche nel settore della riscossione delle entrate degli enti locali. Riscritto dalla Finanziaria 2008 ( Art. 1, cc. 224-225 ), l’art. 52, D.Lgs. n. 446/1997, sembrerebbe bloccare qualsiasi affidamento in house providing delle attività di accertamento tributario ed extratributario, introducendo un ampio criterio di libera concorrenza tra i soggetti interessati. La norma utilizza una formulazione particolare, che è bene approfondire prima di fare scelte avventate. Dice, infatti, il nuovo testo dell’Art. 52, comma 5, lett. b), che le attività in questione sono affidate a una di quattro tipologie di operatori (vedremo tra poco quali), “ nel rispetto della normativa dell’Unione europea e delle procedure vigenti in materia di affidamento della gestione dei servizi pubblici locali ”, messi tutti sullo stesso piano, dunque. E poi elenca in successione i destinatari della disciplina. Innanzitutto, le società iscritte ...