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Visualizzazione dei post da gennaio, 2007

Necessita un tagliando

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Ritorniamo sull'argomento 'oneri di urbanizzazione'. Non perché siano emerse novità rispetto a quanto indicato nel post di martedì 23 gennaio . Piuttosto, notiamo che le innumerevoli modifiche che una normativa ballerina ha apportato alla disciplina dell'utilizzo di questi proventi hanno indotto lo struzzo giallo a cadere in un tranello. La storia è vecchia e, per lungo tempo, l'unica possibilità che ci era data di utilizzare oneri in spesa corrente era limitata al 30% del totale e alla sola manutenzione ordinaria del patrimonio. Poi, l'abrogazione di quella norma, non sostituita da un'altra analoga, aveva mantenuto in piedi un sistema acefalo. La Finanziaria 2005 ha disciplinato sino a tutto il 2006 la destinazione dei proventi. Si è così giunti alla L. 296/2006 e alle sue indicazioni per il solo 2007. Lo struzzo scrive, correttamente, che la codifica SIOPE ristabilisce una incontestabile verità della teoria economica applicata anche agli enti locali: gli o...

Il tesoriere può attendere

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La stagione delle interpretazioni ministeriali è appena iniziata e le cartucce in canna ai Ministeri risultano più enigmatiche di quelle (poche) già sparate. Ieri riferivamo della vexata quaestio sui collegi di revisione. Oggi, imbeccati da Il Sole-24 Ore, ci si imbatte in un documento in fase di emissione a cura dell'Agenzia delle Entrate che vorrebbe portare la necessaria chiarezza in merito alla facoltà di riscossione autonoma (diretta) dell'ICI. La Finanziaria 2007 ha abrogato infatti l'art. 59, c. 1, lett. n), D.Lgs. 446/1997 che permetteva l'introduzione regolamentare di sistemi di riscossione diretta dell'imposta. Da qui il panico diffuso tra gli enti che già avevano deciso di sganciarsi dai concessionari per intraprendere un percorso autonomo di introiti e controllo successivo. L'Agenzia sembra voler tranquillizzare questi enti, salvaguardandone le opzioni già effettuate. Le rimostranze delle amministrazioni (con l'evidente patrocinio delle associaz...

L'ammutinamento

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Come avevamo anticipato nel post di lunedì scorso, il Ministero dell'Interno sta elaborando la circolare che dovrebbe chiarire, presumibilmente ai primi di febbraio, le modalità di applicazione dell'art. 1, c. 732, della Finanziaria 2007 che attribuisce il collegio di revisione ai soli comuni sopra i 15.000 abitanti. La posizione del Ministero, secondo quanto riferisce il Sole 24 Ore di oggi, è appunto quella che garantisce i collegi ora in carica da una revoca immediata e rimanda alla scadenza naturale del mandato la nomina del revisore unico. In sostanza, verrebbero tacciati coloro che sin dall'inizio della polemica si erano schierati per un inequivocabile sì all'esautorazione senza indugi dell'organo collegiale. La presa di posizione era argomentata anche per analogia rispetto a quanto stabilito dal Ministero della Pubblica istruzione in una circolare (3 gennaio 2007, n. 1) che stabilisce che dal « 1° gennaio 2007 non possono più operare i collegi dei revisori d...

All'indice

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Pochi rapporti numerici ci disturbano come l'indice teorico di indebitamento. Ogni anno, all'approssimarsi della scadenza del consuntivo, già sappiamo che quel valore, calcolato ormai da tempo in automatico dalle innumerevoli procedure software, solleverà il fatidico quesito: "Ma davvero possiamo indebitarci così tanto?" La risposta non cambia mai, naturalmente: "Teoricamente, sì. Ma...." E le incomprensioni nascono proprio qui, sul sottilissimo confine che separa il debito possibile da quello desiderabile. Difficile convincere consiglieri di maggioranza in piena fregola da opera pubblica a contenere il proprio entusiasmo. Altrettanto arduo tenere a bada coloro che, dai banchi della minoranza, giocano al ribasso e provano a intimidirti con lo spauracchio della rigidità della spesa corrente. Tutto vero. Salvo che la teoria, di questi tempi, conosce momenti grami. E la pratica (cioè noi) non sa più che fare. Tanto più che, dal 1° gennaio e almeno fino al pross...

Imprevidenza

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Fibrillano all'INPDAP, in queste settimane. 'Riforma delle pensioni' è più un anatema che una proposta politica da definire. Il TFR nei fondi d'investimento anche per i dipendenti pubblici, poi, è un altro miraggio senza oasi. E, con tutta evidenza, all'ente previdenziale che raccoglie i contributi di qualche decina di migliaia di lavoratori nelle autonomie stanno saltando i nervi. Tanto più che la Finanziaria (che quest'anno rappresenta davvero l'enciclopedia dell'aggiornamento legislativo per gli enti locali) ha previsto un incremento dell'aliquota CPDEL a carico del lavoratore, mantenendo invariata quella a carico del datore di lavoro. La norma è in vigore dal 1° gennaio, ma con una prima comunicazione del 18 gennaio la sezione provinciale INPDAP comunicava che: " La Direzione Centrale delle Entrate dell'INPDAP ha redatto una nota ufficiale, che è stata trasmessa al Ministero del Lavoro per acquisire il parere delle competenti commissi...

Lei cosa mi consiglia?

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Da un sito di spiritosi tecno-dipendenti recupero questo illuminante fumetto. Il cliente attonito davanti alle mille versioni proposte di Microsoft Vista è finalmente messo di fronte alla verità: il sistema operativo migliore è....un altro. Purtroppo, a parte gli happy few di sparuti uffici tecnici su e giù per l'Italia, gli enti locali subiscono il monopolio della casa di Bill Gates con i mille problemi di gestione che ne derivano (e le migliaia di euro che i consulenti hardware e software ci fatturano ogni anno). Può darsi che l'esempio del Comune di Roma (e prima ancora quello di Berlino), cioè installare Linux (e i conseguenti applicativi open-source ) sui server municipali possa fare scuola. E', prima ancora che una previsione, un auspicio. Chi conosce Macintosh e il suo sistema operativo, sa di cosa parlo.

La garanzia è scaduta?

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Da quanto tempo sentiamo ripetere le doléance dei segretari comunali (e provinciali) sulla speranza di vita della categoria? La polemica (in termini generali) risale a tempi lontani ma si acuì, come ricorderete, dopo una delle leggi denominate 'Bassanini'. Fu la L. 127/1997 ad abolire i pareri di legittimità sulle deliberazioni di giunta e consiglio e a ridefinire dunque il ruolo dei segretari da 'notai' di fatto a consulenti di diritto degli organi collegiali dell'ente. Le risorse della categoria, però, si rivelarono come sempre insospettate. Nacque, infatti, la figura del direttore generale della quale in verità nessuno è mai riuscito a dimostrare la necessità e che, in questo modo, è stata (ed è) troppo spesso utilizzata per rimettere in corsa, con il beneplacito, ovviamente, delle amministrazioni più compiacenti o meno accorte, segretari ormai senza funzioni operative. Tutta la normativa è poi confluita nel TUEL e da lì si deve ripartire. Ora è ricominciato il b...

Lo struzzo giallo

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Quando leggo un quotidiano specialistico mi aspetto, come minimo, che sulle notizie rilevanti non faccia come la rosea (che a nove colonne sparava cose del tipo: " Maradona alla Juve ", ma nel sottotitolo si affrettava a precisare: " La notizia smentita anche dal presidente della Fiat "). E invece non è la prima volta che un noto foglio finanziario (non vi sarà difficile scoprirlo, sono così pochi...) si premura di informare la platea dei lettori che il Ministero ha emesso un'importante circolare (addirittura stavolta con il titolo: " Bilanci alla prova personale " e il sottotitolo: " Previsioni di spesa da comunicare entro il 28/2 "), attirando l'attenzione di tutti, ma proprio tutti, i responsabili finanziari. L'articolo, dunque, attacca così: " La previsione delle spese per il personale, che dovrà tenere conto delle limitazioni contenute nella Finanziaria 2007 (legge n. 296/06), deve essere comunicata dagli enti pubblici ent...

Patto chiaro...amicizia lunga

Le polemiche sulle nuove regole del patto di stabilità stanno aumentando, anche in vista della prossima scadenza del bilancio di previsione 2007. Le associazioni dei comuni non ci stanno e propongono percorsi diversi per i comuni virtuosi. Ecco, ad esempio, la lettera inviata ai comuni lombardi con più di 15.000 abitanti dall'ANCI regionale per richiedere alcuni dati da girare al Ministero competente, con l'obiettivo di rivedere la normativa che obbliga questi enti ad approvare preventivi con stanziamenti in linea con il patto: " A seguito di precorsa corrispondenza comunico che successivamente ad essa il Ministero E.F. e ANCI nazionale hanno precisato che è necessario conoscere la “dimensione del fenomeno”. E’ quindi indispensabile che ciascun Comune comunichi a questa ANCI regionale: 1. Se per effetto della norma che richiede il rispetto del patto a preventivo codesto Comune si trova o meno nella impossibilità di rispettare il principio del pareggio del bilancio preventi...

Finanziaria enigmistica

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Anche i proventi da permessi di costruire (anche se 'oneri di urbanizzazione' non è ancora scomparso dalla terminologia corrente, e dubito che ciò accada ancora per qualche anno) sono stati interessati dal ciclone Finanziaria 2007. E rispetto ai limiti della Finanziaria 2005 che si estendevano al bilancio di previsione 2006 (un massimo del 50% del totale incassato poteva essere destinato a spese correnti), la L. 296/2006 ne propone addirittura un ampliamento. Così ora, e, salvo successive modifiche, ciò vale anche per gli esercizi dal 2008 in poi, una percentuale complessiva massima del 75% è utilizzabile per spese correnti e manutenzione ordinaria del patrimonio. Come accade spesso, però, gli estensori del comma hanno voluto farci partecipi del loro entusiasmo enigmistico e ci chiedono di risolvere il seguente rompicapo: a) poiché è consentito finanziare spese correnti per il 50% dei proventi; b) poiché le spese relative alla manutenzione ordinaria del patrimonio sono spese co...

Sembra facile

A quanto pare, invece, di risolto non vi è nulla. E, giocoforza, è corretto tornarci su. L'altro giorno raccontavo la storia del sindaco che voleva revocare immediatamente i suoi tre revisori per nominarne uno nuovo di sua stretta osservanza. Mi sembrava l'esempio perfetto dell'amministratore che piega le norme a suo esclusivo vantaggio, senza verificarne la portata o, almeno, il senso. Che, a mio parere, poteva essere solo uno: la norma riscrive l'articolo del Testo unico che stabilisce quali comuni sono tenuti a nominare un collegio di revisori anziché il revisore unico. La stessa norma, entrata in vigore con la Finanziaria il 1° gennaio 2007, non propone alcuna disciplina transitoria e ciò mi sembrava sufficiente a ritenere che la revoca immediata dei collegi non avesse sufficienti basi giuridiche. Evidentemente, mi sbagliavo. Almeno così si direbbe leggendo i due maggiori quotidiani economici, i quali si dividono in modo netto. Uno, quello giallo, nel suo consueto f...

Una o due?

Il via libera che, dopo tre anni di blocco, restituisce alle amministrazioni locali la facoltà di ritoccare nuovamente le aliquote dell'addizionale comunale all'IRPEF è stato salutato con una varietà di prese di posizione raramente viste in precedenza. Quelle più interessanti sono arrivate da alcuni economisti di levatura nazionale che hanno esaminato il tema sotto il profilo distributivo: le addizionali locali peggiorano o migliorano gli effetti dell'IRPEF così come è stata rivista e corretta dalla L. 296/2006. La questione merita un approfondimento a parte. Dal punto di vista tecnico, invece, si può fin d'ora dare qualche indicazione. Le novità principali che emergono dai commi 142-144 della Finanziaria 2007 sono: l'innalzamento del tetto massimo dell'aliquota (che può arrivare in un solo anno allo 0,8%), l'applicazione del sistema degli acconti per la riscossione da parte dell'erario, ma soprattutto la nuova procedura di applicazione. Ora, infatti, è ...

Una bella media

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Giri sul web, cerchi qualche notizia interessante. Non molti hanno cose da dire intelligenti. Allora ti rifugi nel 'senno di poi': chissà se a quello gli hanno dato retta; chissà se quell'altro avrà mantenuto le promesse. Ed ecco la pagina giusta. Sul sito dell'ANCI trovo un comunicato ufficiale del suo presidente, Sindaco di Firenze, pre-voto finale alla Finanziaria, a perorare la causa dei Comuni italiani: ’ ’ Apprendiamo che in queste ore il Governo starebbe approntando il testo definitivo del maxiemendamento alla Finanziaria. L’ANCI, i Comuni italiani, ricordano di aver presentato alcune proposte di modifica della stessa Finanziaria. Si tratta di proposte che autorevoli esponenti della maggioranza, hanno definito nei giorni scorsi, ricevendo in Senato una delegazione di amministratori locali, ‘’non sconvolgenti’’. Nella certezza che le stesse proposte saranno valutate attentamente dal Governo, ricordiamo soltanto i sei punti che sintetizzano le proposte dei Comuni ...

....è partecipazione

Curiosa l'idea di questo Sindaco avellinese: l'altro giorno ha inviato a tutti i suoi concittadini una lettera, nella quale chiede di dare alla Giunta indicazioni su come destinare nel prossimo bilancio le risorse a disposizione dell'amministrazione. Siamo nel terreno minato del bilancio partecipativo, nella variante 'a domicilio', però. Le famiglie residenti dovranno, se vorranno, compilare una sorta di scheda nella quale indicheranno quali interventi (purché di entità limitata) ritengono necessari per migliorare la vita del comune, anche rispetto alle infrastrutture già esistenti (acquedotto, rete viaria) e ai servizi alla persona. Tuttavia, in questo modo, senza confronto diretto, la presunta democrazia partecipativa rimane a livello di sondaggio. Dimmi cosa vuoi e, se ho euro a sufficienza, vedrò di accontentarti. Salvo che la risposta dei duemila cittadini sia davvero massiccia. In questo caso, sarebbe davvero difficile esaudire tutti i desideri e gli amministr...

Revisionista

Oggi mi hanno raccontato questa storia. In un comune calabrese, un Sindaco intraprendente ha letto attentamente l'ultima Finanziaria. Dopo lunghe e non sempre divertenti analisi è arrivato al comma 732. E non gli è sembrato vero! Potersi liberare senza troppi problemi di quei tre fannulloni rompiscatole, lautamente pagati che ogni tre mesi mi verificano la cassa e almeno altre due volte l'anno scrivono papiri sul mio bilancio. E ha subito fatto predisporre una deliberazione per revocargli il mandato, a quei tre! Anzi, è già pronto il nuovo controllore. Sai quel mio amico revisore, che ha già qualche incarico qui attorno (ma tanto la deroga è sempre possibile)? Sarebbe perfetto per la parte. Speriamo solo che non ci si metta il ragioniere. Quello vecchio è appena andato in pensione, per fortuna. Ora dovrei dare al giovanotto la responsabilità. Se se lo merita, nessun problema. Non sia mai però che gli venga in mente di dare un parere negativo. E' una norma così limpida... ...

Alka Seltzer

Quanto tempo è necessario per 'digerire' 1.364 commi in un solo articolo?

A che scopo?

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Letto in ritardo su Commercialista Telematico questo interessante commento di Maurangelo Rana sulla nuova Imposta di scopo, pubblicato prima dell'approvazione definitiva della Finanziaria. Il testo della norma è variato solo nel punto relativo ai rimborsi, dopo l'ultimo passaggio al Senato (a parte il gigantesco coacervo di commi nell'unico articolo rimasto), quindi possiamo analizzare il commento sostanzialmente come fosse nuovo. Si tratta in verità di una serie di obiezioni all'introduzione dell'imposta. Vediamole in dettaglio: 1. Obiezione di tipo storico : Non è un tributo nuovo. Osservazione vera solo in parte, poiché è la prima volta che i Comuni possono modulare un'aliquota per finanziare opere pubbliche. 2. Obiezione di tipo tributaristico : Non è un'imposta. Ineccepibile. Finalmente è possibile ricordare al "legislatore" qual è la differenza fra imposte, tasse, contributi. 3. Obiezione di tipo giuridico : Non è chiaro se finanzia una o p...