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Visualizzazione dei post da febbraio, 2008

Niagara

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La linea è ormai tracciata, dunque non è più tempo di stupirsi. Regoliamoci sulla lunghezza d'onda di un ministero che utilizza criteri di valutazione opposti secondo la propria convenienza. La detrazione statale dall'ICI è alla seconda risoluzione in quindici giorni e già la posizione ufficiale si è delineata. Dopo le ampie prove generali, arriva un quesito specifico che riguarda i residenti all'estero, possessori in Italia di un immobile non locato. Spetta anche a loro la detrazione introdotta dalla Finanziaria? Chi ha letto la prima lunga risoluzione di fine gennaio sa che per il Ministero esistono due tipologie di soggetti passivi ICI: quelli che nell'abitazione principale ci vivono realmente e coloro che, per i motivi più disparati, abitano altri fabbricati. Ciò non significa, però, disporre due soli trattamenti. Ricorda la vecchia storia dell'arabo e dell'israeliano: quando si incontrano e discutono, ne escono almeno tre opinioni diverse. Così è anche per...

Senso vietato

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Manca poco meno di un mese e mezzo all'ultima chiamata per il bilancio di previsione 2008 (salvo non improbabili ulteriori rinvii) e le cassandre che battono sulla grancassa del fisco locale come spugna mai sazia si ripresentano puntuali con i loro termometri. Misureranno settimana dopo settimana la temperatura di casse comunali esose, libere di incrementare l'aliquota dell'addizionale IRPEF sino all'impossibile 0,8 per cento. E con finto distacco proporranno, cifre alla mano, il quadro di una finanza locale che sfrutta le opportunità della legge, puntando al massimo profitto con il minimo sforzo (una deliberazione del Consiglio, che volete che sia). Fosse tutto così semplice, non dovremmo neppure commentare questo "contaddizionale", coniato dal Lenzuolo rosa con simpatico cinismo. Si registrerebbe il dato di fatto, scevro di ogni commento, e si passerebbe oltre, come un qualsiasi report di quotazioni borsistiche. Non sfugge, tuttavia, all'osservatore più...

Incubo di mezza primavera

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Come freschi maritozzi il mattino fresco, arrivano ogni tanto, fragranti e di sollievo, le buone notizie. Quella di oggi è certamente la proroga (sino al 31 dicembre 2008) dell'invio telematico dei dati relativi alle utenze TARSU/TIA, previsto dal provvedimento dicembrino che tanto ci aveva fatto sobbalzare. Sul sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze, da oggi è possibile ammirare il testo (brevissimo) della nuova deliberazione rettificativa che ci fa tirare il fiato per qualche mese. Siamo sempre nel regno della boutade , poiché le motivazioni addotte dall'Agenzia delle Entrate per giustificare il rinvio sono le seguenti: " Tale proroga, che modifica il termine fissato al 30 aprile 2008 dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 14 dicembre 2007, è accordata in considerazione del breve tempo a disposizione dei comuni e delle imprese che gestiscono lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani per la comunicazione dei dati relativi all’anno 200...

Responsabilità condivise

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Nel segno di una lineare interpretazione normativa, la Funzione pubblica sforna a ripetizione pareri sulla recente Finanziaria, anche quando l'ente che ha proposto l'interpello aveva chiesto lumi su un altro argomento. Tuttavia, questa bulimia insospettabile è di sicuro aiuto dopo l'ennesima mini-rivoluzione ad opera della manovra 2008. Nel parere n. 6/2008 dello scorso 28 gennaio il tema centrale è la possibilità di attingere a una graduatoria concorsuale ancora vigente per poter assumere a tempo indeterminato a copertura di un posto vacante in dotazione organica. Per l'UPPA, il fattore discriminante (in favore dell'ente) è l'aver previsto il posto prima di aver bandito il concorso. In linea generale, il tema non ha necessità di essere sviscerato oltre. Ciò che conta davvero sono le condizioni per poter procedere all'assunzione, che non dipendono in ogni caso dalla teorica possibilità confermata dal dipeartimento. Il comune non è soggetto al Patto di stab...

Scienze esatte

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Che strana razza, i vicesegretari. Ibrido non indispensabile tra dirigenti e quadri, appare all'orizzonte con l'unica concreta ragione di sostituirsi all'autentico titolare quando quest'ultimo non può essere presente. Ne discende un rapporto affatto speciale tra lui (o lei) e l'ufficio contratti. Quest'ultimo deve sottoporre all'attenzione del vice le scritture da rogare nel periodo di assenza del titolare. E' anche la sua funzione, ora. E non vi si può sottrarre. Con un pizzico di malizia in più possiamo dire che è l'unica funzione amministrativa, intesa in senso stretto. L'assistenza in Giunta e in Consiglio, infatti, rappresenta una mera cortesia con poche conseguenze sulla concreta gestione, data l'assenza ormai decennale di qualsiasi parere di legittimità sulle deliberazioni degli organi collegiali. Se ne ricava, cioè, la sensazione di una categoria di notai in sedicesimo che, non riuscendo a convincere il Sindaco della necessità di affi...

Una goccia nel mare

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Nella guerra civile degli emolumenti arretrati, agli uffici tecnici tocca perdere una decisiva battaglia, a proposito di un controverso emolumento: l’indennità di vigilanza. Non che fosse mai stata contrattualmente in discussione. Fin dal 1987, con il D.P.R. n. 268 (allora non ci si poteva ancora definire privatizzati, dunque senza un decreto presidenziale non c’era alcun CCNL in vigore), è prevista un’indennità destinata esplicitamente al personale dell’area vigilanza che svolge funzioni di: polizia giudiziaria, polizia stradale, e ausiliarie di pubblica sicurezza, a patto che il Prefetto abbia attribuito a quei dipendenti la qualità di “ agente di pubblica sicurezza ”. Si tratta naturalmente dell’esito della legge quadro n. 65/1985 sulla polizia municipale che anche di questo si occupava esplicitamente. Ora, alla Corte dei conti veneta è stato sottoposto un preciso quesito in ordine alla spettanza di quell’indennità a favore del personale dell’ufficio tecnico comunale che svolge funz...

Il guardiacaccia

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Quando cominciano a mettersi in moto certi meccanismi, fermarli diventa realmente complicato. Nei mesi dell'avversione nei confronti di tutto ciò che sa di politica, il legislatore ha messo in cantiere una lista non esaustiva di norme (quasi tutte confluite nell'ultima Finanziaria) destinate a tamponare quella che sembra diventata un'emergenza nazionale, ben più del cumulo di spazzatura che ristagna nei pressi del Vesuvio. Il variegato elenco è perlopiù costituito da specchietti per le allodole, difficilmente traducibili in consistenti e duraturi contenimenti di spesa. Quelli passibili di efficacia, guardacaso, sembrerebbero essere quelli destinati a limitare una serie di costi a carico delle Amministrazioni locali, per i quali si sarebbe addirittura già quantificato l'impatto positivo sul bilancio consolidato della P.A. Ad esse, tuttavia, se ne aggiunge una che ambiguamente vincola pubblico e privato insieme, producendo effetti ancora non misurabili sull'economia n...

Caos calmo

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Ossimoro per ossimoro, anche l'INPDAP ci introduce ad almeno un paio di interessanti considerazioni sulla recente Finanziaria e le conseguenze in termini pratici per gli uffici personale. E' tutto contenuto nella tradizionale nota circolare di inizio anno che si premura di fare il punto sulle nuove disposizioni che possono interessare i gestori delle risorse umane nelle amministrazioni pubbliche. E' un testo corposo dal quale estraiamo due punti che, in realtà, sono più collegati di quanto possa sembrare. Al punto 6 si ricorda che l'art. 1, c. 217, L. 244/2007 ha prorogato di quattro mesi (dal 31 marzo al 31 luglio) il termine per la presentazione del Mod. 770, già dal 2008. Manca però un'osservazione decisiva e cioé: il rinvio riguarda esclusivamente il 770 ordinario, mantenendo al 31 marzo il termine per il 770 semplificato, inviato dalla maggioranza degli enti locali. Se si è trattato di svista o di scelta consapevole non è ancora dato sapere. Di certo, quella s...

Le facce toste

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La grama esistenza dei giudici del lavoro, che affogano in cause frustranti la cui durata è paragonabile solo a quella dei tribunali civili, è talvolta risollevata dalla moda del secolo: le cause per ' mobbing '. Poiché dell'istituto vessatorio per eccellenza ancora non esiste (almeno nel diritto italiano) una definizione normativa che ne possa circoscrivere l'ambito e chiarire l'attribuzione di responsabilità, ogni volta che quel vocabolo è utilizzato per chiedere risarcimenti pecuniari o riammissioni in servizio i tribunali devono inventarsi letteralmente una giurisprudenza che non c'è e che, nel suo accumularsi, si fa appunto norma. E' come se, per un lungo istante, si instaurasse in Italia un regime di ' common law ', confinato alla risoluzione delle angherie subite dai lavoratori. Pubblico e privato, in questo caso, sono categorie di riferimento senza più alcun valore, senza quei confini che qualcuno vede ancora così netti (a favore, ovviamente,...

Il cacciatore di aquiloni

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L’ossessione nazionale per le tasse (che non piacciono a nessuno ma che, se non altro, rappresentano un male necessario) è come un filo di seta, sottile ma resistente, che collega senza distinzione ogni soggetto politico ed economico. Tutti disposti a fare carte false pur di ottenere qualsiasi vantaggio fiscale. Non che ciò sia un male. Ma quando l’obiettivo rasenta pericolosamente l’elusione, il giudizio positivo si stempera e fa posto a una sensazione di inafferrabilità. Per questo motivo una sentenza della Corte di Cassazione funge da tisana istituzionale, a calmare i bollenti spiriti e, soprattutto, a impedire impropri assalti alla diligenza. C’è di mezzo, come ormai accade di frequente, un avviso di accertamento Ici. A riceverlo è stata una società per azioni il cui oggetto sociale è la produzione di energia elettrica. Ciò che dovrebbe convincere i giudici del diritto all’esenzione della società sarebbe il fatto che quest’ultima agisce in qualità di società partecipata da enti lo...

Non iniziate la rivoluzione senza di me

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Ci voleva proprio questa risoluzione . Per accelerare i flussi di adrenalina. Per entrare finalmente nel merito della questione. Per continuare a polemizzare con il nostro Ministero favorito. La detrazione statale ICI non è ancora stata concretamente applicata e già stanno nascendo dubbi e problemi a iosa sulla sua portata. Non potrebbe essere altrimenti, data l’assenza di qualsiasi disposizione attuativa ad accompagnare la norma principale. E, poiché dubitiamo che il decreto ministeriale da emettere entro il 28 febbraio vada oltre i prestabiliti confini della forma e del contenuto dell’autocertificazione sul minor gettito d’imposta, sapevamo che presto o tardi l’Agenzia delle Entrate avrebbe sciolto qualsiasi riserva e si sarebbe pronunciata. Attenzione, però. Questa circolare va maneggiata con cura, poiché affronta solo alcuni aspetti della questione, in particolare legati alle fattispecie soggettive che possono usufruire dei benedetti 200 euro. Per tutto il resto, aspettatevi (aspet...

Non è un paese per vecchi

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Il cicaleccio di queste settimane intorno alla detrazione statale sull'ICI (disposizione che, prevedo, non ha ancora finito di sorprendere) ha distratto gli operatori dalle conseguenze di una piccola, indispensabile rettifica che la Finanziaria 2008 ha apportato al regime di gestione del servizio di smaltimento rifiuti. La mobilitazione autunnale che aveva chiesto con forza la proroga di un anno del regime TARSU per evitare di finire tutti, indistintamente, nella fornace della tariffa Ronchi, ha avuto infine successo. Ma si è trattato di un semplice ritocco cosmetico che, lasciando immutata la situazione di partenza, non rappresenta in alcun modo il necessario salto di qualità che ci attendevamo. Infatti, mantenere ancora per un anno il sistema di prelievo attualmente in vigore, che significa nella sostanza rimanere in regime TARSU, è doppiamente inutile se: a) non si danno tempi altrettanto certi per l'avvio della tariffa regolata dal Codice dell'Ambiente; b) non si autori...