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sabato 28 aprile 2007

La gallina dalle uova d'oro

Leggere con attenzione. E tutte le volte che allo sportello qualche utente sputerà termini irriferibili al vostro indirizzo, ripensate a quando vi hanno detto della necessità di una formazione permanente e cominciate a piangere in silenzio.
"Quasi cinquanta milioni di euro. Per la precisione, 48 milioni 663mila 250 euro. È quanto spenderà il Comune, quest’anno, per i consulenti esterni e per i nuovi 49 dirigenti assunti dalla giunta Moratti. I direttori centrali sono saliti a 22 rispetto ai 13 dell’era Albertini, e è in arrivo un addetto stampa per ogni assessore. E l’op-posizione torna a accusare: troppi soldi spesi da quella politica che dovrebbe ridurre i suoi costi, troppa gente sistemata con un incarico pubblico tra Palazzo Marino e il sottobosco degli enti paracomunali. Già in novembre l’Unione aveva presentato esposti a Corte dei conti e magistratura. Ma, spiega Basilio Rizzo della lista Fo, «in Comune continuano ad assumere».
L
a Corte dei conti e la procura
. Dopo l’esposto in procura la guardia di finanza ha acquisito fascicoli e documenti. A che cosa porterà l’inchiesta nessuno può dirlo. Ma Basilio Rizzo, che ha presentato l’esposto alla magistratura, una cosa la dice: «L’ho fatto in difesa delle competenze interne dell’amministrazione, competenze che sono state mortificate imponendo dall’esterno persone il cui merito è quello di essere fedeli e controllabili. L’ho fatto perché non condivido questa strana idea dello spoil system per cui le persone vengono prese in base alla loro fedeltà». Che cosa denunciava l’Unione alla Corte dei conti? Che la decapitazione della vecchia dirigenza comunale voluta dal sindaco, e la sua sostituzione con nuovi dipendenti presi dall’esterno, abbia comportato un aggravio di costi. E che non sia avvenuta in modo né limpido né efficace. L’esposto contava 63 uomini assunti dall’esterno con contratto a tempo determinato fino alla fine della legislatura, in un Comune dove i dipendenti sono 17.700. Per una spesa di nove milioni di euro. Di queste nuove leve 49 persone sono state arruolate come dirigenti, un quarto di tutti quelli presenti in Comune, costo per le casse pubbliche 8.056.250 euro. L’accusa dell’Unione: troppi soldi, e spesi male. Contestati tra l’altro erano due politici ripescati come dirigenti comunali, cinque dirigenti senza neppure una laurea, un «numero spropositato di addetti a un ufficio stampa».
I super dirigenti. Qualche esempio dello stipendio dei nuovi dirigenti assunti dal sindaco. Uomini di fiducia di Letizia Moratti. Ma anche, spesso, uomini d’oro. Il più pagato ha già cambiato lavoro: l’ingegner Luca Concone costava al Comune 244.270 euro all’anno per dirigere l’«Area pianificazione e controlli», ma ha lasciato il Comune dopo otto mesi. Non è andato lontano: è passato alla Sea, spa comunale. Resta invece saldissimo al suo posto, ed è uno dei pochissimi sopravvissuti all’era-Albertini, l’ingegnere-capo del Comune Antonio Acerbo dirigente di tutti gli uffici tecnici e i lavori pubblici. Spesa per il Comune: 230mila euro. Altri 12 nuovi manager costano tra i 203mila e i 217mila euro lordi all’anno.
I super consulenti. I consulenti esterni, non assunti dal Comune ma semplicemente pagati a prestazione, sono sempre stati un capitolo in cui è difficile andare a scavare. Certo è che nel bilancio 2007, alla voce «investimenti», si prevede una spesa di 40 milioni e 607mila euro per incarichi professionali dati all’esterno. Erano 39 milioni e 714mila euro nel 2006. La parte del leone la fa l’Urbanistica con 15 milioni di euro e poi gli uffici tecnici per i lavori pubblici con 12 milioni e mezzo di euro, a seguire il settore biblioteche con 9 milioni e l’arredo urbano con un milione.
L’ufficio stampa. Il primo atto della giunta Moratti è stato creare un ufficio stampa centralizzato del Comune: via gli addetti stampa degli assessori, ecco un unico centro di comunicazione. Cresciuto a dosi da cavallo. A novembre risultavano assunte dieci persone nell’Ufficio stampa comunale, per una spesa di 900mila euro. Da allora il numero di giornalisti, fotografi e ghost writer è salito a 17. E adesso, a neppure un anno di distanza dall’insediamento, si cambia tutto. Pressata dai suoi assessori, che criticano i risultati di quella struttura elefantiaca, Letizia Moratti sta per smembrare il mega-ufficio stampa per tornare ad addetti stampa personali per i 16 assessori. A questo punto i 17 comunicatori già presenti potrebbero non bastare: diversi assessori rivendicano infatti il diritto di scegliersi da fuori la propria, personalissima, voce e tre ulteriori assunzioni sono già promesse. Una nuova moltiplicazione dei comunicatori?
La comunicazione.Letizia Moratti ha decisamente deciso di investire in marketing. Si prevede di spendere qualcosa come quattro milioni e 659mila euro, nel 2007, per la «comunicazione istituzionale». C’è da propagandare Milano anche, e soprattutto, in vista dell’Expo. E ci sono i supercomunicatori che dovrebbero «vendere» l’immagine (e la sostanza) di Palazzo Marino. Giusto un mese fa Letizia Moratti ha arruolato colui che dovrebbe sovrintendere al tutto: il guru si chiama Pier Donato Vercellone, è diventato il capo di tutta l’Area comunicazione, costerà alle casse comunali 174mila euro nel 2007 e 217.130 euro gli anni prossimi.
La squadra del sindaco. Letizia Moratti ha portato a Palazzo Marino la sua squadra di fiducia. A partire da Luciana, la segretaria personale che la segue da anni. Il suo consulente più fidato già da quando era ministro, oggi vera eminenza grigia di Palazzo Marino, è Paolo Glisenti: non assunto a tempo pieno ma collaboratore personale del sindaco per «implementare le attività istituzionali del Comune nei rapporti di natura politica-amministrativa», viene ricompensato con 900 euro (lordi) per ogni giorno in cui lavora almeno cinque ore, con un tetto massimo di 165mila euro all’anno. La voce del sindaco, il suo capo ufficio stampa, è invece Filippo De Bortoli che costa al Comune 132.452 euro all’anno. A capo di tutta la dirigenza comunale, nel ruolo di city manager, Letizia Moratti ha invece voluto Giampiero Borghini: già sindaco all’inizio degli Anni Novanta, assessore in Regione fino all’anno scorso, alle Comunali era l’uomo di punta di Moratti nella sua lista civica e oggi da direttore generale costa alle casse comunali 279.540 euro. Il suo braccio operativo è la vicedirettore generale Rita Amabile, che è tornata in Comune dopo una stagione in Regione e costa a Palazzo Marino 264.680 euro all’anno. Il capo di gabinetto del sindaco si chiama invece Alberto Bonetti Baroggi, lui solo eredità di Gabriele Albertini, e costa al Comune 140.490 euro.
Gli strateghi
. Novità assoluta per il Comune, Letizia Moratti ha creato a Palazzo Marino un «Comitato strategico». Dodici super-esperti che dovrebbero dare consigli alla giunta su come affrontare i problemi di Milano. Il comitato è chiamato a riunirsi «almeno sei volte in un anno». E ogni volta gli strateghi ricevono un gettone di presenza di 2.500 euro a riunione. Tre di loro hanno voluto rinunciare alla spesa per le casse pubbliche: don Virginio Colmegna, Sergio Dompè e Bruno Ermolli hanno fatto mettere a verbale la propria «partecipazione alle riunioni a titolo gratuito»."
La Repubblica, 24 aprile 2007

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