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domenica 13 maggio 2007

Dalla terra alla luna

Sul sito del Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie è apparso pochi giorni fa il seguente comunicato: "Approvato oggi in sede di Conferenza unificata il decreto interministeriale del Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione e il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie locali, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, che determina le finalità secondo cui saranno utilizzate le risorse del "Fondo per il sostegno agli investimenti per l'innovazione negli Enti locali", previsto dall'articolo 1, comma 893, della Legge Finanziaria. Il provvedimento, che ha raccolto il parere favorevole delle Regioni e degli Enti locali, stanzia 15 milioni di euro per il 2007 per realizzare progetti di innovazione tecnologica in 4 specifici ambiti: a) gestione integrata della logistica e della infomobilità nel trasporto pubblico locale, mobilità urbana ed extraurbana; b) sistemi di misurazione, basati su tecnologie ICT, per la valutazione della qualità dei servizi erogati dagli enti locali; c) gestione digitale integrata dei servizi degli enti locali in materia fiscale e catastale mediante modelli di cooperazione applicativa a livello locale, regionale e nazionale; d) integrazione e potenziamento dei Sistemi Informativi del lavoro. Il Sottosegretario per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Beatrice Magnolfi, ha espresso viva soddisfazione per i tempi brevi con cui è stato varato il provvedimento, poiché rappresenta un chiaro segnale dell'attenzione che questo Governo riserva al tema dell'innovazione tecnologica applicata al funzionamento degli enti locali. "Non saranno finanziati micro-progetti, il nostro obiettivo – afferma il Sottosegretario - è quello di sostenere esclusivamente iniziative che siano integrate con la programmazione regionale e che vedano coinvolte un consistente numero di amministrazioni. I progetti dovranno essere riproducibili, per poterli disseminare, attraverso il riuso, su tutto il territorio nazionale." Il Sottosegretario sottolinea l'importanza dei sistemi di misurazione della qualità dei servizi. "Occorre dare voce ai cittadini attraverso le nuove tecnologie. E' una nuova frontiera su cui gli Enti locali possono essere in prima fila per l'affermazione dei principi meritocratici nella PA." (...)" Il metodo di assegnazione del fondo, dunque, è chiaro: i progetti dovranno essere approvati dalla rispettiva regione e non potranno interessare singole amministrazioni. Idealmente, questo criterio risponde a stringenti logiche di economicità ed efficienza. La riduzione dei costi è palesemente più probabile nel caso di associazioni di comuni che non in quello di programmazioni ristrette a poche realtà o esercitate in splendida anarchia. E però occorre chiedersi come saranno concretamente gestite le risorse (che, a dirla tutta, sono pochine: meno di un milione di euro a regione). Quando si dice "consistente" numero di amministrazioni, a che quantità ci si riferisce? Più è alto il numero, più è facile aspettarsi un coordinamento da parte della regione che, per mettere d'accordo tutti, dovrà sostanzialmente imporre il proprio punto di vista. Con le somme a disposizione, forse, sarebbe stato più opportuno incentivare l'informatizzazione seria dei comuni italiani, non potendo dimenticare che, al di là della diffusione inevitabile del PC negli uffici della PA, solo le realtà più grandi hanno sviluppato al loro interno competenze adeguate a una cittadinanza giustamente sempre più esigente. Mi riferisco in particolare alla necessità di siti internet ben attrezzati e accessibili, a sportelli per l'utenza che riducano le file al minimo indispensabile, a una più fitta corrispondenza via posta elettronica in luogo di quella cartacea (sempre più incerta, dati i numerosi recenti disservizi del monopolista privato). Se le proposte che dovessero arrivare da qualche Unione o Consorzio di comuni fossero interessanti, perché escluderle a priori? Perché passare sempre dalle Regioni, che sembrano diventate il nuovo baluardo del decentramento fallito?

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