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lunedì 5 marzo 2007

I paletti della luce

Cos'è questa improvvisa (per carità, assolutamente benvenuta) voglia di comunicare che ha preso la congrega delle Agenzie? La Finanziaria 2007 sembra avere messo in moto un meccanismo di rapido passaggio da un'Amministrazione monolitica, impenetrabile, votata a un silenzio quasi monastico sui dati anagrafici e finanziari a sua disposizione, a un'altra completamente aperta, intenzionata a vuotare il sacco una volta per tutte. Non rimpiangiamo certo i tempi andati, dove per ottenere una qualsiasi lista di contribuenti (possibilmente in qualche formato non proprietario e dunque leggibile) bisognava piangere in cinese e, comunque, non si aveva certezza del tempo che sarebbe stato necessario per ottenere quei dati. Ma certamente vedere questa ansia di trasferire nomi, indirizzi e imponibili suona come un tardivo mea culpa dopo anni di contagocce. In ogni caso, converrà goderci questi momenti di travolgente generosità, perché i dati in questione non sono di poco conto. E chissà se il vaso scoperchiato non riserverà altre delizie. Ad aprire le danze è l'Agenzia delle Dogane con i dati sui soggetti passivi dell'addizionale sul consumo di energia elettrica. E' appena stato firmato un decreto direttoriale che consegna ai comuni la chiave per l'accesso al database integrale dei versanti, dei loro consumi e degli importi versati, con l'impegno a ripetere anno dopo anno la stessa procedura, aggiornando la banca dati. L'obiettivo dichiarato è quello di consentire finalmente un'attività di controllo su un tributo riscosso sino ad oggi a scatola chiusa (anche ermeticamente). Dovevamo solo attendere la comunicazione dell'ENEL e il gioco era fatto. Ma della consistenza di quell'importo non vi era traccia possibile. Ora, a partire dal prossimo luglio, ci sarà data la facoltà di chiedere i dati sulla base dei quali effettuare finalmente una parvenza di verifica. E' questo l'aspetto che non ci convince fino in fondo. O meglio, che ci fa sospettare quale sia la reale posta in gioco. Fino alle decisioni di questi giorni, chi ha evaso lo ha potuto fare impunemente: i Comuni non potevano controllare, le Dogane non controllavano e basta. Oggi, loro si scrollano di dosso i sensi di colpa e si creano un ottimo alibi: i dati ai comuni li abbiamo dati, se non controllano, prendetevela con loro. Non è migliorato il rapporto con le amministrazioni dello Stato, è solo diventato più perfido.

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