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Prezzi pazzi

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Da quando è entrata in vigore, la norma sul blocco dei pagamenti della P.A. ha creato soprattutto confusione. Inizialmente a causa dell´assenza di qualsiasi disposizione attuativa (che aveva dato modo al Ministero di esercitarsi nella sua più frequente abitudine, quella di legiferare per circolari). Infine, dopo che si era giunti alla definizione di un pacchetto congruo di regole snelle e apparentemente efficaci, per effetto della carente struttura informatica messa a disposizione degli enti per comunicare i nominativi dei soggetti sotto controllo, struttura travolta dall´impetuoso (ma prevedibile) flusso di informazioni provenienti da 8.000 comuni impazienti. Ciò che non è mai andato giù agli operatori pubblici è il fatto di dover chiedere a Equitalia Spa ciò che Equitalia Spa sa già (o può comunque agevolmente conoscere) ma non vuole fare lo sforzo di recuperare. Per ora, su questo versante, nulla è cambiato, tranne la migliore accessibilità del sito informatico, evidentemente adegua...

I ricchi e i poveri

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L’inafferabile ministro della Funzione pubblica ha ormai messo le mani dappertutto e si sta muovendo con così poca discrezione che, ormai, la rivoluzione prossima ventura della pubblica amministrazione o sarà epocale o sarà seppellita da una fragorosa risata. Poiché di parole se ne susseguono a fiumi ormai da un decennio (dall’ultima volta, cioè, in cui si verificarono dei fatti: leggasi Bassanini e le sue leggi di semplificazione), attenderei prima di gridare al miracolo. Sempre pronti tuttavia a giudicare con ammirato entusiasmo gli eventuali esiti positivi delle mille attività contemporaneamente messe in cantiere. Quella che ho appena intravisto in un breve pezzo di spalla sullo Struzzo giallo rappresenterebbe (notate l’insistenza del condizionale) un vero e proprio spartiacque nella gestione amministrativa degli enti locali. Mi riferisco alla ventilata abolizione del bilancio di previsione per i “piccoli comuni”. La questione, messa in questo modo, non è neppure troppo chiara. Da u...

In una botte di ferro

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Il buongiorno si vede dal mattino. Di Napoli, per di più. Una volta approvato, il testo del decreto-legge fiscale che cancella in un baleno l’ICI sull’abitazione principale è stato rapidamente secretato, per apparire in forma del tutto ufficiosa su qualche benevolo sito, a registrazione per fortuna gratuita. A disposizione dunque dell’assetato pubblico di operatori comunali, ancora frastornati dalle notizie trapelate negli ultimi giorni sul rimborso del minor gettito, ma non solo. A informare i contribuenti, infatti, ci aveva già pensato la stampa specializzata con schemi, tabelle e tutto il consueto apparato per spiegare in termini comprensibili ciò che vien fuori dalla seduta del CdM. Agli enti locali, malinconicamente, ora che è finalmente stato pubblicato nella raccolta ufficiale, non resta che constatare l’abbandono di qualsiasi velleità di autonomia fiscale. Infatti: a) l’addio all’imposta sulla casa di abitazione non costituisce, nel breve periodo una perdita netta di risorse co...

Hard discount

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In questa frenetica coda d’aprile, vero e proprio supermercato delle scadenze, solo l’imbarazzo della scelta può impedire di fermarsi a riflettere su cosa ciò comporti per il Servizio finanziario medio. Basta ricapitolare mentalmente in rapida successione la concentrazione di appuntamenti che attende gli uffici per rendersi conto che, come diceva il poeta, questo è proprio “ il più crudele dei mesi ”. Escludendo l’eventuale approvazione del bilancio di previsione, che un Ministero in vena di concessioni ha generosamente dilazionato fino alle soglie dell’estate, non c’è settore che non abbia la sua gatta da pelare, più o meno addomesticabile. Dall’invio dei dati sulle collaborazioni coordinate e continuative al recepimento del CCNL 2006-2007, appena sottoscritto (Personale); dalla certificazione del minor gettito ICI alla trasmissione degli elenchi IVA 2007 (Tributi); dall’invio dei dati riepilogativi sulle partecipazioni dell’ente all’aggiornamento degli elenchi dei beneficiari di prov...

Disco fisso

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A chi dovremmo attribuire, ora, le responsabilità maggiori? Alle maestranze preposte alla manutenzione dei server ministeriali oppure all’ottimismo della volontà dei suoi funzionari più illuminati. Alla foga degli enti locali, smaniosi di spendere a piene mani, oppure al completo menefreghismo del monopolista della riscossione locale. Ci sta tutto, in questa vicenda che ormai ha oltrepassato da un pezzo il limite dell’avanspettacolo. Se, per saldare i conti con i propri fornitori, bisogna attendere il ‘nulla osta’ di Equitalia, ci si sarebbe aspettato un accordo bilaterale tra quest’ultima e il ministero per organizzare in modo ordinato e preventivo un flusso di dati nuovo e massiccio. E soprattutto ininterrotto. Invece, ciò che sta accadendo da un paio di settimane rammenta sempre più da vicino gli incubi del miglior Hitchcock. Siccome ci abbiamo provato tutti, non è necessario ricordare le interminabili attese davanti allo schermo, sistematicamente concluse da errori e blocchi. E d...

Niagara

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La linea è ormai tracciata, dunque non è più tempo di stupirsi. Regoliamoci sulla lunghezza d'onda di un ministero che utilizza criteri di valutazione opposti secondo la propria convenienza. La detrazione statale dall'ICI è alla seconda risoluzione in quindici giorni e già la posizione ufficiale si è delineata. Dopo le ampie prove generali, arriva un quesito specifico che riguarda i residenti all'estero, possessori in Italia di un immobile non locato. Spetta anche a loro la detrazione introdotta dalla Finanziaria? Chi ha letto la prima lunga risoluzione di fine gennaio sa che per il Ministero esistono due tipologie di soggetti passivi ICI: quelli che nell'abitazione principale ci vivono realmente e coloro che, per i motivi più disparati, abitano altri fabbricati. Ciò non significa, però, disporre due soli trattamenti. Ricorda la vecchia storia dell'arabo e dell'israeliano: quando si incontrano e discutono, ne escono almeno tre opinioni diverse. Così è anche per...