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giovedì 7 febbraio 2008

Caos calmo

Ossimoro per ossimoro, anche l'INPDAP ci introduce ad almeno un paio di interessanti considerazioni sulla recente Finanziaria e le conseguenze in termini pratici per gli uffici personale. E' tutto contenuto nella tradizionale nota circolare di inizio anno che si premura di fare il punto sulle nuove disposizioni che possono interessare i gestori delle risorse umane nelle amministrazioni pubbliche. E' un testo corposo dal quale estraiamo due punti che, in realtà, sono più collegati di quanto possa sembrare. Al punto 6 si ricorda che l'art. 1, c. 217, L. 244/2007 ha prorogato di quattro mesi (dal 31 marzo al 31 luglio) il termine per la presentazione del Mod. 770, già dal 2008. Manca però un'osservazione decisiva e cioé: il rinvio riguarda esclusivamente il 770 ordinario, mantenendo al 31 marzo il termine per il 770 semplificato, inviato dalla maggioranza degli enti locali. Se si è trattato di svista o di scelta consapevole non è ancora dato sapere. Di certo, quella situazione è già mutata nelle settimane successive. Benché il decreto Milleproroghe non abbia modificato una virgola di quel comma, lasciando ancora senza speranza gli uffici personale, il Ministero ha provveduto con uno specifico comunicato stampa ad avvertire che anche per il modello semplificato si profila il rinvio. Di un solo mese però: sino al 30 aprile. Che senso abbia dare due termini diversi alla stessa dichiarazione (le due versioni si discostano soprattutto per la quantità, non per la qualità dei dati comunicati), nessuno lo sa. Tanto che, nella fase parlamentare di discussione del Milleproroghe, qualche saggio ha proposto di allungare sino al 31 luglio i termini anche per il Semplificato. Tuttavia, ad oggi, nessuna norma giuridica ha cambiato i termini originari, a meno che in una nuova gerarchia delle fonti del diritto, ai comunicati stampa possa essere attribuito un posto d'onore. A questo punto, non ci resta che attendere. E l'attesa si fa ancora più inquietante per la seconda questione ripresa dalla nota INPDAP: l'annunciata semplificazione della dichiarazione dei sostituti d'imposta (art. 1, cc. 121-123, L. 244/2007). Ne abbiamo già parlato nei mesi scorsi, attribuendo alla voglia di scherzare del legislatore questa impropria definizione di un meccanismo che moltiplicherebbe le denunce, altro che semplificarle. Dal 2009, infatti, è previsto l'invio in esclusiva forma telematica al Ministero dell'Economia e delle Finanze di una dichiarazione a cadenza mensile che riporterebbe per ciascun percettore i relativi dati fiscali nonché quelli previdenziali e assistenziali. Per come è costruita, la norma lascia intendere che il decreto attuativo necessario a organizzare il nuovo flusso di dati informerà gli interessati sulla "semplificazione ed armonizzazione di tutti gli adempimenti relativi alla certificazione di cui all’ art. 4 del D.P.R. n. 322 del 1998", cioè il CUD. Nulla è detto sull'eventuale sostituzione della DMA con la nuova dichiarazione. Per l'INPDAP, invece, è tutto chiaro: dal 2009 la DMA sarà assorbita dalla denuncia unica telematica. La granitica certezza dell'istituto ci conforta. Vorremmo però anche comprendere quali sono i termini di tanto ottimismo. Certo, se quel decreto arrivasse subito...

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