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giovedì 29 marzo 2007

Diabolicum est

Anche Girolamo Ielo sostiene (sul n° 4/2007 di AziendItalia Finanza&Tributi) che se "il comune decide di confermare l'aliquota" dell'addizionale IRPEF "dell'anno precedente, senza prevedere alcuna esenzione, si asterrà dall'adozione di qualsiasi deliberazione, in quanto, in via automatica si applicherà l'aliquota dell'anno precedente." Perché ci si ostini a non voler considerare che da un anno all'altro è cambiato l'organo competente ad approvare le aliquote dell'addizionale non si sa. Spero non sia il richiamo al comma 169 della Finanziaria 2007, perché il silenzio-conferma, ora esplicitamente previsto per la generalità dei tributi, non può valere (nel 2007) per ICI e Addizionale IRPEF: entrambi i tributi ritornano quest'anno nell'ambito di discrezionalità consiliare e non ci sono deroghe che tengano, la conferma deve passare dall'aula, non sotto silenzio. Il problema, purtroppo, è che questa worst-practice è interamente avallata dal Ministero. Così gli enti si sentiranno autorizzati a eludere un principio essenziale dell'ordinamento: la competenza a deliberare è inderogabile.

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